di Giancarlo Grassi #politica twitter@gaiaitaliacom #rimborsi
Rimborsare il denaro è sempre una cosa seria, lo sa anche Roberta Lombardi. Lei, per chi non la ricordasse, è l’esponente del M5S che prese a schiaffoni Bersani subito dopo le elezioni del 2013, quando il Pierluigi nazionale mancò di “smachiare il gzaguaro” e si vide sorpassare anche dal M5S. Non pago volle anche uno streaming online con due lillipuziani della politica come Roberta Lombardi e Vito Crimi che riuscirono a farlo a pezzi.
Siamo leggermente fuori tema, ma occorreva ricordare le prodezze dell’uomo che oggi accusa Matteo Renzi di non saper fare politica.
Tornando a Roberta Lombardi, una vera signora, attuale candidata alla presidenza della Regione Lazio con probabilità di vittoria pari a zero, ma è meglio una poltrona da consigliera regionale piuttosto di niente, è la maestrina col vestito della festa che scriveva alla scuola del figlio su carta intestata della Camera, perché essere semplici significa mostrare con semplicità ciò che si è ed il potere di cui si gode. Soprattutto quando ci si è sgolati per definire casta gli altri salvo diventarla noi stessi.
Ora Roberta Lombardi della Vendetta del Cittadino, quella che citava la Legge delle 12 tavole [sic], ha il problema delle rendicontazioni che in soldoni vogliono dire restituzioni perché quelli del M5S devono mantenere alta la bandiera della narrazione degli onesti, ma anche Donna Lombardi della Vendetta del Cittadino (quello che è entrato in parlamento per farla pagare a chi c’era prima, accecato dal suo piccolo odio, schiavo del suo piccolo io, del suo essere piccolo diventato grande troppo in fretta) è inciampato e si è fatta male. Due suoi bonifici sono stati annullati. La colpa? Di un collaboratore troppo solerte, ha detto la nostra eroina, riferendosi alle “restituzioni” dei mesi di ottobre e novembre 2017 che la Lombardi ha rendicontato sul sito successivamente al 9 febbraio. Roberta Lombardi è furiosa ed accusa Repubblica e Next Quotidiano di pubblicare fake news che è un po’ come Berlusconi che parla di famiglia tradizionale, e si è affrettata a pubblicare un post dove si giustifica e pubblica la copia di un bonifico e dove annuncia un documento contro Nicola Zingaretti.
Anche qui i pentastellati dimostrano di avere perfettamente imparato la lezione da Silvio Berlusconi abilissimo nell’offuscare le brutte notizie che lo riguardavano con altre notizie, spesso mistificate, sui suoi avversari. Vediamo quindi come il M5S ed i suoi candidati non siano soltanto afflitti da una malattia cronica nota come il vittimismo dell’incapace, anche conosciuta come la ferocia del villico, ma non riescano ad uscire – nemmeno politicamente parlando – dalla tendenza tutta italiana di screditare gli avversari attraverso l’odio personale.
Del resto loro, quelli della Sacra Setta, sono nati per rappresentare proprio quegli Italiani lì, quelli che incolpano gli altri delle loro sfortune perché incapaci di vedere il loro non essere stati in grado di costruire nulla, pur avendone avuto l’opportunità. Disgraziatamente per loro l’accozzaglia di incapaci ai quali si sono affidati non migliorerà le loro vite. In compenso il loro atteggiamento, di quegli elettori, ha cambiato quella di coloro che hanno eletto spinti dalle panzane di un guitto.
Con tanti auguri a Roberta Lombardi per il 4 marzo.
(14 febbraio 2018)
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