di Il Capo
La Sindaca di Codigoro (Fe), quella che aumenta le tasse e manda controlli a chi ospita rifugiati, in realtà sa che non può fare la prima cosa che minaccia e di essere a rischio legalità anche sulla seconda minaccia. Siccome ha la memoria corta dimentica anche che qualche mese fa fu lei a chiedere di accogliere una quarantina di profughi che nessuno, nei civilissimi paesini limitrofi, voleva. Cosa è successo alla Sindaca dal discreto caschetto? Nulla che non succeda ai politichini che valgono un niente e devono in qualche modo, qualsiasi modo, marcare il territorio.
La Sindaca membro della direzione nazionale del PD – quanti orribili razzismi si nascondono nel PD ed in tutto un centrosinistra votato al buonismo? – ha colto l’occasione per far parlare di sé, senza pensare alle conseguenze né a valutare se ciò che stava facendo era legale o no. E’ andata addirittura in tivù, la senza vergogna, a dire di non essere “Nemmeno sicura” che l’aumento delle tasse minacciato fosse legale. E infatti legale non lo è, perché le tasse non possono venire applicata secondo demenziale discrezionalità di una Sindaca preda di razzismi sudatticci ed opportunistici, ma secondo parametri. Se ospitassi un rifugiato e pagassi la tassa sui rifiuti dieci, essendo due in casa e non più uno, vedrei forse un aumento della stessa, e forse in percentuale mi andrebbe anche bene, dato che i single i servizi li pagano di più. Quanto ai controlli sanitari anche su quelli ci sarebbe da discutere perché essendo casa mia proprietà privata, se non voglio non entra nessuno, a meno che non ci sia un mandato: che cosa ha intenzione di fare la Sindaca che ha scoperto il razzismo come sopravvivenza politica, denunciare i privati cittadini che – in accordo con la Pretura – ospitano rifugiati che sono, proprio per il loro status, perfettamente legali in Italia fino a prova contraria? Fin quando, cioè, non si sia verificato che non possono accedere allo stato di rifugiato? Che cosa vuole fare, denunciarli uno dopo l’altro rischiando di venire citata a sua volta?
Vedremo come questa storia, fatta di minaccine di raro squallore, andrà a finire. Siamo stupiti dal silenzio del PD, sia regionale che nazionale, che nemmeno una parola ha speso sull’operato della Sindaca che fa il maresciallo sulla pelle della convivenza civile e soffia sul fuoco dell’intolleranza. Da parte nostra ribadiamo il consiglio che le abbiamo già dato: lasci il PD e passi alla Lega. Lo stile politico e il soave eloquio, uniti alla raffinatezza della figura, la rendono una perfetta candidata pro-Salvini.
(7 agosto 2017)
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