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HomeNotizieAfrica, Nord Africa & Medio OrienteEgitto, ricordate la giornalista antigay che riprese una presunta retata di "pervertiti"?...

Egitto, ricordate la giornalista antigay che riprese una presunta retata di “pervertiti”? E’ stata condannata

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Egitto Arresti Bagni Pubblicidi Paolo M. Minciotti

 

 

 

 

 

 

Titolammo l’articolo Egitto, 50 arresti un in bagno pubblico con l’accusa di “perversione”, titolammo quello seguente: Egitto, erano gay, pervertiti e schifosi (parola di giornalista onorata) e sono stati tutti assolti, ora veniamo a sapere che la giustizia, anche in un paese complicato come l’Egitto, funziona.

 

La giornalista Mona Iraqi, feroce fustigatrice dei costumi sociali, principale accusatrice degli uomini arrestati per niente (sono stati tutti assolti), si scriveva ai tempi che fosse addirittura in parte organizzatrice dell’arresto che lei riprendeva con crudele nonchalance (come si vede dalle foto che pubblichiamo) è stata condannata a sei mesi per avere divulgato notizie false sugli uomini ingiustamente arrestati, definiti nel suo programma televisivo “pervertiti e debosciati” contro ogni evidenza.

 

La giornalista Mona Iraqi (a destra con la maglietta blu) riprende l'arresto nell'hammam de Il Cairo
La giornalista Mona Iraqi (a destra con la maglietta blu) riprende l’arresto nell’hammam de Il Cairo

Fu lei a vantarsi di avere avvisato la polizia religiosa, per porre fine “all’orgia gay”, “orgia gay” che non è mai esistita come dimostrarono più tardi le perizie del Tribunale che assolse dalle false accuse tutti gli imputati, la cui vita sociale dal quel momento deve essere diventata difficile.

 

Subito dopo l’arresto la giornalista aveva postato le immagini del raid della polizia sulla sua pagina Facebook descrivendo l’accaduto come una “perversione collettiva” e che gli uomini erano stati “sorpresi mentre facevano sesso di gruppo”. Il trbunale ha stabilito che era tutto falso ed ha condannato la donna a sei mesi di carcere per avere divulgato notizie false, oltre al pagamento di una multa.

 

La donna è stata messa alla berlian per la sua mancanza di etica professionale e per essere stata complice della distruzione della vita di 26 uomini per motivi legati alla popolarità delle sue inchieste. Mona Iraqi si è appellata e per ora resterà fuori dal carcere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(30 novembre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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