di Il Capo
Il Vaticano ha sputato la sua velenosa ed inumana sentenza dopo che la figlia prediletta, l’Irlanda, ha piantato la bandiera dell’uguaglianza e del rispetto con il referendum del 22 maggio sul matrimonio ugualitario. Il presidente della CEI Bagnasco ha ribadito, con la consueta umanità [sic] il suo “No” alle Unioni Civili e c’è da aspettarsi che le diaboliche armate di coloro che si sentono santi abbiano in serbo altre azioni nell’immediato futuro.
Il Vaticano, con il suo “Il sì alle nozze gay è una sconfitta per l’umanità”, ribadisce una volta di più la natura inumana, intollerante e profondamente fascista delle gerarchie cattoliche che vogliono conservare un potere temporale che vedono sfuggirgli e che vogliono mantenere in sfregio a ciò che esse stesse predicano, ed a qualsiasi costo.
Le stesse parole di disprezzo, di violenza, di intolleranza, non sono state pronunciate mai nei confronti dei numerosissimi casi di pedofilia, dei preti che vanno con prostituti appena adolescenti, di quelli che predicano l’odio antigay e vengono beccati sui siti di incontri, degli innumerevoli abusi – l’Irlanda è proprio un esempio – che nel corso degli anni gli esponenti religiosi che fanno capo al Vaticano hanno perpetrato in tutto il mondo. Su questo non una parola. Solo vaghe e leggere frasi di condanna.
La vera sconfitta per l’umanità non sono le nozze gay, è una Chiesa inumana, intollerante, cattiva, capace di disprezzo, gravida di scandali soffocati, che abusa del suo potere, incapace di insegnare ai suoi esponenti come trasformare i loro demoni interiori, divorata dalle ambizioni personali di ognuno, distrutta dalla sete di potere delle sue gerarchie, viziata dai privilegi che non vuole abbandonare, sconvolta dalla sete di dominio, frustrata dal non poter esercitare in piazza – come ai tempi di Giordano Bruno – quel potere che vede invece nelle mani degli “infedeli” iraniani o dei capi dell’Isis.
Il mondo nel quale il Vaticano crede è un mondo in cui si dominano gli esseri umani, “pecorelle smarrite” dei quali demoni travestiti da santi pretendono di essere pastori.
Per farci credere il contrario, non solo a noi felicemente ed orgogliosamente laici, non bastano certo i restyling fasulli alla Bergoglio.
(27 maggio 2015)
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