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Matrimoni egualitari: Alfano gridò “Sono un incapace!” e Pecoraro lo seguì. Il Tar del Lazio conferma

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Angelino Alfano 01di Il Capo

Avevamo seguito la questione con attenzione, ricorderete, anche intervistando gli avvocati di Rete Lenford che ci avevano esaustivamente spiegato che piega avrebbe preso la faccenda, diffidando addirittura il Prefetto di Roma dall’annullamento. Contro il furore ideologico dei partitini del 3% e dei capetti di partito che si sentono onnipotenti ed onniscienti, ma che sono solo onnivori, l’intelligenza ed il buon senso possono poco.

Il Tar del Lazio ha invece più potere, perché guarda gli atti, studia le carte e dice che la questione non si può porre in quei termini, e che le disposizioni stabilite da alcuni prefetti per l’annullamento delle trascrizioni di nozze gay celebrate all’estero non sono valide.

La decisione dopo il ricorso di alcune coppie contro l’annullamento disposto dal prefetto Pecoraro della trascrizione della loro unione contratta all’estero nel registro dell’Unioni Civili del Comune di Roma. Per i giudici del Tribunale Amministrativo infatti l’annullamento può arrivare solo dal tribunale civile.

Insomma il Ministro dell’Interno ha preso l’ennesimo clamoroso abbaglio della sua inutile ed insignificante carriera da Ministro dell’Interno e come sempre, quando questi nani della politica prendono decisioni, sono decisioni che distruggono la vita ai Cittadini che non hanno diritti e che solo chiedono di averne.

Omofobia? Molto peggio: la rincorsa di un misero 0,qualcosina% in più di consensi. Patetico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(10 marzo 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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