di Paolo M. Minciotti
Thierry Essamba è una grande atleta, medaglia d’oro ai Campionati Centrafricani di Atletica Leggera nei 110 ostacoli, che ora non ha più un team, non è più uno sportivo, non ha più una famiglia né una casa. Tutto questo a causa del suo allenatore che ha messo in giro la voce che sarebbe gay.
La notizia ha fatto il giro del Camerun perché è stata data via altoparlanti allo stadio di Yaoundèe per annunciare al pubblico presente che Thierry Essamba non avrebbe partecipato alle gare per il titolo nazionale in quanto gay. La famiglia lo ha buttato fuori casa, ed ora vive con un amica. Ma è in costante pericolo.
La notizia è riportata dai siti Mambaonline e Erasing 76 Crimes e ci racconta come un semplice pettegolezzo, che può essere motivato da qualsiasi motivo, possa in un paese che ha fatto della delazione delle persone anche solo presuntamente omosessuali (se bevi crema di whisley sei considerato gay) una vera e propria arma di distruzione di massa.
In Camerun l’omosessualità è illegale ed è punita con 5 anni di carcere. I tribunali si concedono ampie discrezionalità nel giudicare i presunti omosessuali: basta anche solo il sospetto e bere una bibita piuttosto che un’altra, può essere sicura “prova” di omosessualità.
(15 settembre 2014)
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