di Giancarlo Grassi
E’ formata da quaranta paesi fino ad ora, la coalizione che si propone di “annientare” l’Is che domenica ha diffuso un nuovo video per annunciare la decapitazione del cooperante britannico David Cawthorne Haines, giornalista rbitannico rapito in Siria nel 2013. Dopo l’esecuzione il boia islamista ha annunciato, con fortissimo accento britannico, che anche Alan Henning, altro britannico prigioniero, sarà decapitato se il Regno Unito non abbandonerà la coalizione internazionale contro l’Is.
Tra i quaranta che hanno aderito anche dieci paesi arabi, tra i quali la Tunisia il cui ministro dell’Interno ha reso noto nei giorni scorsi che sarebbero circa novemila i cittadini tunisini che stanno combattendo nelle fila dell’Is e che circa 250 di loro sarebbero stati identificati al loro ritorno in patria, arrestatie condannati e si trovano attualmente in carcere. Oltre alla Tunisia, citata da più organi di stampa internazionali, anche gli Emirati Arabi Uniti farebbero parte della coalizione, lo scrive il New York Times, ed il Qatar.
I dettagli dell’operazione contro l’Is, che prevederebbe attacchi aerei sulle loro basi, armi a gruppo di dissidenti iracheni e siriani moderati, non sono stati ancora resi noti e c’è chi ipotizza disaccordi tra l’amministrazione USA, i paesi arabi coinvolti ed alcuni partner europei.
(15 settembre 2014)
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