Finalmente il governo tunisino dell’islamismo moderato (sic) ha riconosciuto che i colpevoli del duplice omicidio politico di Chokri Belaid e Mohamed Brahmi è stato opera dei Salafiti di Ansar al-Sharia che vorrebbero instaurare un regime islamico basato sulla sharia nel paese.
I Salafiti, come anche Ennahda, al governo con meno di un terzo dei voti, sono invisi alla maggior parte della popolazione, secolarizzata da decenni, che non vuole un regime islamico radicale nel paese ma una forma di democrazia più occidentalizzata della precedente, sono guidati da un ex combattente di Al Qaeda in Afghanistan, Saifallah Benahssine, conosciuto anche come Abu Iyadh, che sarebbe il mandante degli assassini compiuti nei mesi scorsi che hanno scatenato rivolte popolari in tutta la Tunisia.
Chokri Belaid e Mohamed Brahmi sono stati entrambi assassinati da sicari in motocicletta che, davanti alle loro case e sotto gli occhi dei famigliari, hanno svuotato sulle loro vittime l’intero caricatore di almeno due pistole, ed erano entrambi dirigenti dello stesso partito d’opposizione, laico e secolare, chiamato Ecchaâb, Movimento del Popolo.
La polizia non si era sforzata eccessivamente nelle indagini, mentre ora il capo del governo, forse perché bisognoso di approvazione popolare, non solo ha dichiarato che i Salafiti di Ansar al-Sharia sono i mandanti e gli esecutori del duplice omicidio, ma ha anche denunciato l’organizzazione come “terrorista”.
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