di Gaiaitalia.com
Con un comunicato stampa inviato agli organi d’informazione l’associazione Anddos, attraverso il suo presidente Mario Marco Canale, liquida l’iniziativa del Family Day con parole precise e chiare.
“Lanciare un family day contro la proposta di legge sulle unioni civili è un vero e proprio contro senso. Non permetteremo che questa bieca speculazione che mira a soffiare sul fuoco dello scontro ideologico abbia seguito, perché non esiste nessuna contrapposizione tra la famiglia eterosessuale e le rivendicazioni di chi si batte per il pluralismo delle realtà familiari e l’uguaglianza dei diritti. Possiamo affermare con certezza che i veri credenti hanno a cuore tanto quanto noi la laicità dello Stato, perchè la distinzione tra potere politico e potere religioso è quel valore universale che consente oggi alle nostre società di evitare le stragi dell’integralismo. Per questo motivo, riteniamo un grosso errore quello dei vescovi italiani di aver scelto il terreno delle unioni civili per rivendicare l’importanza dei valori della famiglia cattolica, e riteniamo ancora più subdolo provare a strumentalizzare i bambini inquinando il dibattito con il tema della gestazione per altri. Il cardinal Bagnasco dovrebbe ricordare che questa pratica non è oggetto di questa legge e che nell’80% dei casi sono proprio le famiglie tradizionali eterosessuali a ricorrervi. Come mai ci si pensa solo ora? Per questo e per molti altri motivi, siamo certi che la maggior parte dei cattolici non seguirà questa volta i vescovi italiani”.
La discussione in Senato della legge Cirinnà sulle Unioni Civili è prevista per il 26 gennaio prossimo. I Vescovi affilano la scure.
(10 dicembre 2016)
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