Li chiamano “I Forconi”, forse si son chiamati così loro, non sappiamo, ma non sappiamo cosa sono, o meglio lo sappiamo, ma non ci è chiaro: da quello che ci dicono – poco – pare che si tratti di gente furiosa che (a ragione) cerca il modo di richiamare l’attenzione su una situazione che si fa sempre più insostenibile: insomma gente che ha deciso di fermare l’Italia per protestare contro l’Italia che è ferma e contro coloro che presumibilmente l’hanno fermata: e poi Radio 3 ci informa che i rappresentanti de “I Forconi” incontreranno Berlusconi.
Cosa ci siam persi?
Dove ci siam persi?
Siam sicuri di esserci persi?
Marceranno su Roma se il Governo Letta ottiene una nuova fiducia. I giornali – quelli che si chiaman seri, parlano di infiltrati violenti di destra e di sinistra tra i manifestanti, non si capisce – come al solito – nulla di quello che accade sul serio.
Cosa ci siam persi?
Di una cosa siamo certi: paralizzare un paese impedendo a chi lavora e continua a mandarlo avanti nonostante tutto, per protestare contro la paralisi del paese suona almeno bizzarro, per non usare altri termini.
Vero è che ognuno usa le armi che può usare: poi ci sono quelli come Grillo che salgono su ogni carro per fare casino. E’ la presenza del Vate – ne hanno appena decaduto uno – insieme alle sue grida, ad offrire l’immagine più inquietante.
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