L’attivista Femen Amina Sboui alla quale abbiamo recentemente intitolato il Premio Letterario che dal 2013 organizzeremo annualmente, è finalmente stata liberata.
Amina, detenuta per avere scritto “Femen” sul muro di un cimitero e che ha denunciato torture e violenze in carcere, rappresenta la punta avanzata della lotta per la liberazione delle donne in Tunisia e dell’oppressione del potere maschile sulle donne in tutto il mondo.
L’accusa, ridicola, è stata di detenzione di gas paralizzante, assalto a un poliziotto – reato per il quale era stata assolta nei giorni scorsi, e di “profanazione di tombe”, reato per il quale sarà ora processata.
Amina ha 19 anni.
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