Il Financial Times, ripreso dall’Huffington Post, riferisce di una lite furiosa “infuocata e orrenda” confermata dal governo di Copenaghen che avrebbe commentato: “Prima era difficile prenderlo sul serio, ora crediamo sia pericoloso”.
Si doveva trattare di una conversazione ma si è presto trasformata in una lite furiosa al telefono. Lui, il Trump che governa gli USA da pregiudicato regolarmente eletto con regolari elezioni e che farà scempio di tutto ciò che potrà distruggere (basti vedere chi ha messo a capo del Pentagono: un ex maggiore dell’esercito e conduttore di Fox News di 44 anni, che nessuno voleva, che il suo vice J.D. Vance ha fatto eleggere con il suo voto – 51 favorevoli e 50 contrari – nonostante le accuse di abuso di alcol, molestie sessuali e altri dubbi sulle sue qualifiche), fa sul serio anche sulla Groenlandia. E per Copenaghen: “La vuole sur serio”.
Come la prenderà? Invadendola? Con un’invasione militare. Con i marziani? Non sappiamo, ma la questione è stata ribadita alla premier danese, Mette Frederiksen con una certa durezza, lui è l’inviato di dio e si prenderà la Groenlandia. La conversazione è durata 45 minuti, ed è stata definita dalle fonti, come dicevamo, “infuocata” e “orrenda”.
Nel frattempo in Italia le destre, oggi più trumpiane che mai, gongolano. E ci si chiede quanto tempo manca a Putin che reclama l’Alaska in risposta alle mire del proud boy della Casa Bianca.
(25 gennaio 2025)
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