Nonostante per i portali online a stelle e strisce il “self check-in” sia una dei “10 servizi più richiesti su Airbnb” Piantedosi ha deciso per il “No” e ha deciso per proibire questa modalità di auto-accreditarsi in casa d’altri a distanza. Una modalità che, dopo la decisione del Viminale non sarà più consentita in Italia.
Il Viminale è infatti intervenuto sul tema con un circolare firmata dal capo della Polizia e indirizzato a tutte le Prefetture in cui si precisa che la “identificazione da remoto” degli ospiti nelle strutture ricettive a breve termine non rispetta i requisiti di sicurezza stabiliti dalla legge.
La soddisfazione del Sindaco di Roma, Gualtieri
“La circolare ministeriale che chiarisce il divieto dei check-in a distanza, rendendo di fatto inutile il ricorso a lucchetti e cassettine (le key-box, ndr)che deturpano le nostre strade e impediscono controlli di sicurezza adeguati, è una buona notizia per tutti” scrive il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri in una nota stampa.
“Ringrazio il Ministro Piantedosi e la ministra Santanchè, ed esprimo il mio apprezzamento per una decisione che auspicavo da tempo, che fa chiarezza e che garantisce una migliore prevenzione degli abusi, più efficaci controlli sugli accessi e un primo freno alla concorrenza sleale. Nelle prossime ore” chiude la nota del Campodoglio “sentirò il Prefetto e il Questore per studiare le modalità di intervento più adatte a capire come rimuovere rapidamente tutti questi sistemi”.
(2 dicembre 2024)
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