Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano la vendita dell’agenzia AGI – che non sta morendo travolta dai debiti – e che è di proprietà dell’Eni (altra azienda a partecipazione statale che non sembra soffocata dall’insolvenza) all’editore Antonio Aneglucci, deputato leghista già proprietario di Libero, Il Tempo e Il Giornale (chissà se si può dire oligopolio) e un politico con un’altissima percentuale di assenteismo dalle aule parlamentari.
Secondo il quotidiano di Travaglio “l’accordo è stato trovato, la vendita sarà annunciata e formalizzata in estate, tra luglio e agosto, per non “disturbare” la campagna elettorale di Giorgia Meloni e dei suoi alleati”. Il prezzo della vendita sarebbe 7 milioni di euro, ridicolo per la seconda agenzia di stampa italiana, ma anche questo è un dettaglio nel meraviglioso mondo delle destre che poi è colpa di Bruxelles.
Secondo Il Fatto Quotidiano Angelucci non avrebbe confermato, a domanda diretta, limitandosi a un “Vedremo”. Sembra sempre più Russia filo Ungheria.
(2 maggio 2024)
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