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Padova. I Diritti si cancellano a partire dalle minoranze più scomode (e poi ci si allarga agli altri)

di Silvia Morganti

“Con la campagna #AffermazioneCostituzionale, Rete Lenford intende riaffermare l’illegittimità della cancellazione di figl* da parte delle Procure, tornando a promuovere in ogni sede giudiziaria le proprie tesi e sollecitando ogni Autorità a investire nuovamente la Corte costituzionale della tutela delle famiglie omogenitoriali. È davvero intollerabile continuare a privare della propria identità personale e familiare i bambini e le bambine, in ragione di postulati ideologici e in spregio alle norme costituzionali. (sito di Rete Lenford- https://www.retelenford.it/)”.

Oggi sono iniziati presso il Tribunale di Padova i giudizi volti a cancellare una delle madri dagli atti di nascita di 37 tra bambini e bambine. Lo scorso 23 marzo, infatti, la Procura di Padova, diretta dalla procuratrice aggiunta Valeria Sanzani, ha chiesto di annullare gli atti di nascita di 33 bambini (ad oggi 37 perché il Comune di Padova ha continuato nel tempo a riconoscere gli atti di nascita) figli e figlie di coppie lesbiche registrati dal sindaco Sergio Giordani, dal 2017 fino ad oggi, chiedendone l’annullamento in quanto vi figuravano genitori dello stesso sesso.

La procura di Padova sostiene che “la costante giurisprudenza della Corte di Cassazione in materia ritiene illegittima l’indicazione nell’atto di nascita in questione del nominativo della seconda mamma (non biologica) quale secondo genitore”. Inoltre, la procuratrice Sanzani ha anche affermato che “la giovane età” dei bambini “esclude che la modifica del cognome come richiesto possa avere ripercussioni sulla (loro) vita sociale”.  

Facile banalizzarla con la perdita di un cognome, tralasciando il cuore della questione: i bambini e le bambine interessati da questi annullamenti perderebbero di fatto un genitore di fronte alla legge. In questo caso la madre che non li ha partoriti. E una serie di tutele verrebbero meno per le madri non biologiche, ma che li hanno desiderati, cresciuti, educati, curati, amati e continuano a farlo ogni giorno. A queste madri verrebbe a mancare il diritto all’assistenza della seconda madre in caso di malattia, la possibilità di avere il congedo sul lavoro per la malattia dei figli o quella di dare il consenso alle procedure mediche. Questa seconda mamma non potrebbe più prenderli all’asilo o viaggiare all’estero da sola con i propri figli senza la delega della madre biologica. E questi sono solo degli esempi.

Ma ancora più grave sarebbero i danni per i/le bambini/e.

Se fossero accolte le domande della Procura e cancellate le madri intenzionali, infatti, non resterebbe altra alternativa che l’adozione, procedimento che comunque non è idoneo a proteggere il/la minore da ogni eventuale avvenimento successivo, come la morte di una delle mamme o degli altri parenti. Ovviamente questa scarsità di tutele e violazioni di diritti non valga per i/le figli/e di coppie eterosessuali, nati/e tramite la medesima pratica: è evidente la discriminazione e l’incostituzionalità di tutto ciò.

Oggi si è svolta la prima tornata di udienze e inaspettatamente la Procura di Padova si è allineata alle difese portate avanti da Rete Lenford invitando i Giudici collegiali a rinviare il caso alla Corte costituzionale affinché si pronunci in merito.

La battaglia sarà lunga e noi tutti e tutte possiamo far sentire la nostra vicinanza alle Famiglie Arcobaleno e il nostro dissenso verso questi soprusi dei diritti aderendo alla campagna social di Famiglie Arcobaleno postando una propria foto con un cartello con su scritto:

#iosonoapadova
#siamotuttefamiglie
#famigliearcobaleno

Alessia Crocini suggerisce anche un testo di accompagnamento:

Sono a Padova perché sostengo le famiglie, sono a Padova perché sostengo 37 bambinə a cui stanno cercando di togliere il riconoscimento legale della madre non partoriente, sono a Padova perché la battaglia per il diritto di registrare alla nascita lə figliə delle famiglie omo genitoriali deve continuare.

#iosonoapadova perché è l’amore che crea una famiglia!

 

 

(14 novembre 2023)

©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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