di Giovanna Di Rosa
Dopo averne dette di tutti i colori sui migranti, avere raccontato la qualunque in campagna elettorale, avere detto di tutto sulle accise, dato la colpa ai governi precedenti (e in molti di questi c’erano anche loro), avere strabiliato il mondo con la grande popolarità del governo lillipuziano – una popolarità francamente immeritata, ottenuta per mancanza d’avversari – ecco che il governo Meloni è colpito dall’attacco di panico.
Oddio. Abbiamo fatto un clamoroso errore, su ‘ste accise. Cosa fare? Dato che tornare indietro non si può e per granitica coerenza e perché un miliardo al mese è pur sempre un miliardo al mese, ecco l’invenzione propagandistica di tutti i Meloni al governo. L’assist è dato dall’UE con la direttiva sulle case green (per semplificare) che il Corriere descrive così:
In base alle ultime modifiche si prevede che entro il 2030 tutti gli immobili residenziali debbano essere in classe energetica E (in genere ne fanno parte le case costruite in Italia tra gli anni 80-90). Si pensi però che circa il 60% degli edifici in Italia si colloca oggi tra la classe F e G. Entro il 2033 la direttiva impone poi il passaggio obbligato alla classe D. Un salto non scontato. Per passare alla classe superiore alle E è necessario ridurre i consumi energetici di circa il 25% e per farlo servono interventi mirati tra cui: cappotto termico interno o esterno, sostituzione degli infissi, nuova caldaia a condensazione. L’obbiettivo Ue sul lungo periodo, tra 2040 e 2050 è poi arrivare alle emissioni zero. Saltate invece al momento le possibili sanzioni o le limitazioni alla messa in affitto se non si possiede il bollino verde europeo per l’immobile.
E qui entra in gioco il nuovo colpo di genio della propaganda delle destre: cosa fanno i favolosi addetti al cinegiornale virtuale delle distrazioni di massa quotidiane? Si inventano che la direttiva UE è una patrimoniale camuffata sulle case degli italiani – se fosse una patrimoniale vera, che l’UE non può applicare agli stati sovrani, sarebbe a beneficio dei conti che esistono solo nella realtà separata di FdI e non si capirebbe la lamentela. L’obiezione, la distrazione di massa, come vogliate chiamarla, ha due obbiettivi: il primo è distogliere l’attenzione da tutti gli errori della coppia Giorgia-Giorgetti, come vengono definitivi da boccaloni interni al loro governo, e scatenare un altro putiferio su una misura che non è quella che loro raccontano. In terza battuta racconta con dovizia di particolari e senza che nessuno possa smentirli che dell’ambiente e della sostenibilità ambientale a questo governo non importa un accidente.
Ora bisogna stare alla finestra perché la sensazione è che questo nuovo nemico creato appositamente, questo nuovo accusare l’UE dell’ennesima nefandezza, contro il caro-carburante servirà decisamente a poco. E poi diciamocelo, inventarsi una roba come la patrimoniale europea camuffata sulla casa degli italiani è così fuori dal mondo da rendere persino difficile raccontarla in modo credibile. E così, adesso, sono pronti allo scannatoio interno perché “Dagli alleati uscite poco logiche”, parole di cognato della presidente del Consiglio. Ergo, parole auree.
(14 gennaio 2023)
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