di Giancarlo Grassi
Mentre Piero Fassino dà il suo endorsement a Stefano Bonaccini – con chiarezza: “Noi stiamo con Stefano Bonaccini” – e inaugura quello che definisce un luogo di aggregazione e riflessione chiamato Iniziativa Democratica, ecco l’ex onnipotente Franceschini saltare in aria con il suo correntone centrista. A poco gli è servito decidere di scegliere Elly Schlein al congresso, scelta che ai suoi non è proprio andata giù ai suoi. La potentissima Area Dem che infiniti lutti addusse al PD è saltata in aria.
La faccenda è seria per Franceschini perché a traghettare buona parte degli ex verso altre sponde, più accoglienti e magari più attente al partito che al loro potere interno, è Piero Fassino che tutti davano per morto, già segretario del partito, ex diessino di quelli coi coglioni, perfetto conoscitore della macchina PD – anche di quella elettorale – che ha aspettato il momento giusto e poi ha convocato – via Zoom, scrive Il Foglio di Claudio Cerasa – almeno una dozzina di ex franceschiniani per ufficializzare la presa di distanza dal correntone centrista.
Parrebbe dunque che la scelta opportunista di Franceschini di sostenere Elly Schlein, dicasi l’abbraccio mortale di Area Dem alla candidata alla segreteria del PD suggerita dal potentissimo burattinaio dell’area centrista del PD, sia servita a poco. Anzi a niente: al Franceschini temerario non credono nemmeno i suoi. Figurarsi immaginarselo di sinistra e di quella sinistra della quale Schlein ha parlato a Roma il 4 dicembre scorso quando ha presentato la sua candidatura.
(30 dicembre 2022)
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