di Daniele Santi
E’ davvero un governo con tutte le qualità inaspettate dell’opposizione: non si devono preoccupare troppo le variegate sinistre, alcune sedicenti, che popolano l’emiciclo: a fare opposizione al governo delle destre ci pensano le destre, ovvero quei geniali esponenti politici che meno preparati non si poteva, che la presidente del Consiglio Meloni ha dovuto (voluto) infilarsi in lista.
Così mentre Fratelli (e Sorelle) d’Italia cominciano a calare nei sondaggi, come è fisiologico che sia data la figuraccia che stanno facendo, assistiamo al governo Meloni che fa opposizione al governo Meloni. Come? Varando l’abolizione dell’app18, ad esempio, e facendo marcia indietro accusando il mondo di fake news; parlando di lotta alla povertà e allo stesso tempo prendendosela con il reddito di cittadinanza e dispensandosi 5mila 500 € per l’acquisto di tablet e computer; parlando di togliere il reddito a chi non completa il ciclo scolastico evitando poi di tornare sull’argomento; scrivendo una manovra economica che fa fatica a stare in piedi e contro il mondo del lavoro e contro la povertà, parlando di aiuti alla povertà; parlando di aiuti alla cultura mentre il mondo della cultura raccoglie firme contro i loro aiuti alla cultura; parlando di dignità del lavoro e decidendo di tornare ai voucher; soffermandosi a parole sulle condizioni della povertà e finire alla Scala indossando uno scintillante Armani (come se bastasse un Armani a fare una statista); varando un decreto antirave scritto così male che il ministro Nordio ci deve rimettere le mani. E si potrebbe continuare, ma vedreste ci penseranno loro.
Staranno al governo e distruggeranno le fondamenta del loro governo: faranno tutto da soli e poi sarà colpa di Draghi, dei comunisti, di Letta, del PD, di Conte e, naturalmente, della stampa che inventa fake news. Quando la più gigantesca degli ultimi dodici mesi è stata la campagna elettorale che li ha portati al governo.
(10 dicembre 2022)
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