di Daniele Santi
Racconto breve. Mentre il Terzo Polo, che si pone come ago della bilancia nel caso le cose non vadano come le destre della realtà separata, quella che raccontano loro, desiderano e propagandano, è un nuovo capolavoro di quel geniaccio della politica chiamato Matteo Renzi: antipatico, inviso, forse definitivamente fuori dai grandi giochi, ma capace di creare un’operazione geniale con quello che ha chiamato il Terzo Polo.
Perché geniale? Perché andrà così: dopo avere spaccato un’alleanza vincente di Calenda col PD, con Calenda che c’è caduto rimane un dato incontrovertibile: se il Terzo Polo riuscirà nel suo obbiettivo di accreditarsi come forza a due cifre Renzi dirà che l’idea è stata sua, ed ha ragione (almeno dal suo punto di vista); se il Terzo Polo fallirà nel suo obbiettivo di accreditarsi come forza a due cifre Renzi dirà che il nome sul simbolo era quello di Calenda, e non il suo, e anche qui avrà ragione. Fine del racconto breve.
(3 settembre 2022)
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