di Daniele Santi
“A Milano non vinceremo. Stravinceremo” è stato l’ultima grido alla stravittoria di Matteo Salvini e abbiamo poi visto come è andata, a Milano ha perso, e ha perso male. Ora Salvini torna sulla solita solfa e ribadisce: “Stravinceremo. Tempo di buona politica”. Non dice chi la farà la buona politica. Lui, ad esempio, ha già dato e la sua Lega di Salvini pure. E alla sua buona politica non ci credono più nemmeno i suoi alleati.
Perché va detto che la Lega di Governo non è quella agitatrice di Salvini che hanno lasciato lì perché dovrebbe essere buono a prendere voti, almeno nei sondaggi, ma dopo le ultime europee Salvini ha perso oltre venti minuti di consenso e si regge sui voti di Zaia e di Fedriga, che sono Lega Nord, non quella nuova di Salvini. Così lui, che è uno sgamato, ha infilato Umberto Bossi in lista. Tanto per farli stare zitti un altro po’. Non crediamo, tuttavia, che se dovesse chiudere l’agone elettorale con le percentuali che gli attribuiscono i sondaggi avrà ancora vita lunga come segretario.
Riassumendo: un Salvini che nei sondaggi è doppiato da Meloni che viaggia con il 24,6% di intenzioni di voto (la Lega viaggia attorno al 12%, decimale più decimale meno) e nemmeno unendo i voti di FI (che tristezza i video dell’uomo di Arcore su TikTok) riesce a sfiorare quelle altezze, tutto ciò che fa è gridare al mondo “Stravinceremo”. Se c’è qualcuno che stravincerà, nel caso ci sia la stravittoria, sarà di Meloni. Nemmeno del suo partito. Di lei sola.
(1 settembre 2022)
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