di Giovanna Di Rosa
Eccola Meloni bifronte: celebrata come una regina dai neofascisti omofobi e intolleranti di Vox!, costola nera del PP nelle varie comunità autonome iberiche, con un discorso che non è un discorso, ma una sintesi binaria per menti semplici e semplicissime fatte di “sì” e di “no”, messi lì solo apparentemente un po’ a caso.
Meloni, già eletta reginetta della festa qualche settimana fa, con attacco incontrollato di gioia tremebonda da ovazione pubblica, con il suo spagnolo grammaticamente impeccabile devastato da un insopportabile accento borgataro ha elencato ciò che va bene ciò che non va bene nella primitiva simbologia fascistoide dalla quale Meloni non riesce ad emanciparsi e ha gridato i suoi “Sì”: a “famiglia naturale”, “frontiere sicure” e alla “cultura della vita”, “No” invece a “lobby Lgbt”, alla (inesistente, sic!) “ideologia di genere” e alla “immigrazione massiva”; quindi “No” alla “finanza internazionale” (speriamo abbia avvisato Bannon), ai “burocrati di Bruxelles” e alla “violenza islamista”. In soldoni, Meloni dai neofascisti di Vox! non ha detto niente. E ha dimenticato un “No!”: il “No” alla violenza contro le donne, ma non ci si aspettava tanto.
La sua è una costante: Meloni, abilissima nel non dire niente, su quel non dire niente c’ha costruito un partito dato oltre il 22% dai sondaggi, ma se diamo una controllatina ai risultati delle urne, quelle urne che l’hanno fatta superare Salvini e l’hanno portata a sentirsi ancor più regina che pria, quelle del 12 giugno per capirci, vediamo che i risultati sono molto al di sotto di quella soglia. Ma lei non se ne cura, cavalca la gloria presunta e ordina agli alleati di uscire dal governo – ma non dice che se cade il governo niente soldi del PNRR e default garantito – perché lei ora è la più votata ed è quindi la Capessa e si fa quel che dico io, proprio come se Berlusconi e Salvini fossero d’accordo a farsi comandare a bacchetta da lei ed ha già iniziato il suo percorso discendente (e non lo sa) essendo i suoi proclami esattamente uguali a quelli che sono stati la rovina di Salvini, o del miraggio del “comando io”. Allora meglio andare a gridare al vento in Spagna. Perché forse Vox! Meloni Vox! dei funziona meglio a Madrid dove l’estrema destra di Vox! la osanna come una dea – un motivo ci sarà – e la tiene come alleata di ferro a Bruxelles.
Ecco di chi si circonda in Europa Fratelli d’Italia mentre in Italia finge di essere una forza di destra democratica e liberale.
(14 giugno 2022)
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