di Vittorio Lussana, #Giustappunto
Qualcuno dovrebbe spiegare al senatore Paragone che le norme europee non sono gerarchicamente superiori alla legge ordinaria – o all’atto avente forza di legge – dello Stato italiano. Il regolamento Ue a cui i ‘No vax’ continuano a far riferimento (il n. 953 del 2021) è senz’altro fonte di diritto, ma a un livello inferiore rispetto alla norma, non superiore. La fonte di diritto europea più forte di tutte, infatti, è la direttiva. Nonostante ciò, essa è sullo stesso piano gerarchico della legge ordinaria dello Stato e prevede una norma apposita per essere recepita dagli ordinamenti interni.
Ciò significa, purtroppo, che si continuano a manipolare le informazioni relative alla compagna di vaccinazione, al solo fine di fare casino e mettersi in mostra secondo logiche puramente percettive o di visibilità. Il regolamento Ue 2021/953 è una mera raccomandazione o poco più: il Governo Draghi può tenerne conto, ma anche no, poiché non è una direttiva.
Attenzione, inoltre, alle notizie che stanno circolando in questi giorni: si continua a richiamare un pranzo di matrimonio, tenutosi a Reggio Calabria e composto da invitati tutti quanti vaccinati, in cui si è generato un focolaio di contagi Covid. Ebbene, nello stesso articolo da cui viene estratta, assai superficialmente, la notizia, si afferma espressamente che “da un punto strettamente clinico, nessuno dei contagiati necessita di cure ospedaliere”. Grazie ai vaccini, ovviamente.
C’è poi la discussione inerente alla cosiddetta ‘terza dose’: dopo 9-10 mesi si può richiamare la vaccinazione. Si tenga presente che, in genere, i ‘No vax’ obiettano sempre che il richiamo dell’antitetanica avvenga assai raramente e per motivi eccezionali. Ma anche questa notizia non è affatto vera: ogni qual volta le nostre Forze Armate predispongono, per esempio, dei trasferimenti da caserma a caserma, l’ufficiale medico richiama una serie di immunizzazioni quali l’antitetanica, l’antimeningococcia e l’antitifica. Addirittura, il singolo militare può essere sottoposto a più richiami nel giro di un anno, senza che accada nulla di particolare. E si tratta di vaccini che, in passato, hanno dato più problemi rispetto a quelli anti-Covid.
Tutta questa faccenda della pandemia ha mostrato l’esistenza di un intero ‘pezzo’ della società italiana composta da personaggi perennemente in malafede: qualunquisti senza scrupoli, totalmente privi di ogni qualsivoglia principio, che portano avanti unicamente se stessi per motivazioni ideologiche. Il Green Pass è un provvedimento puramente amministrativo, che dunque non incorre nella fattispecie delle discriminazioni basate su motivazioni razziali, religiose, etniche o somatiche, al momento le uniche valide per delineare l’aggravante in questione. Proprio il Ddl Zan, tanto per fare un altro esempio, chiede un’estensione della norma attualmente vigente – la legge Mancino – al fine di inserire nuove categorie sociali da tutelare: a nessuno è mai venuto in mente di estendere tale normativa anche alle discriminazioni di carattere sanitario. Discriminazioni totalmente presunte, tra l’altro.
Il Green Pass è una semplice autorizzazione amministrativa, come la patente di guida: chi non ha la patente non può guidare un’autovettura. Punto e basta. Bisogna finirla con tutti questi ‘rimescolamenti di carte’, che generano solamente confusione tra i cittadini. Adesso sappiamo chi è che passa la vita a falsificare ogni dato e ogni fatto, dopo quasi due anni di sciocchezze e ‘fake news’. Le quali, in futuro, non verranno affatto rimosse. A cominciare dalle dichiarazioni rilasciate dalla signora Brigliadori ai miei amici di Funweek.it, testata con la quale, peraltro, collaboro da tempo.
Alla fine di tutta questa storia si potrà fare un bilancio e capire, finalmente, come sono andate tante cose. Soprattutto, come la vicenda della pandemia si sia tradotta in una vera e propria Waterloo dei populisti e del propagandismo più ‘peloso’ e interessato, capace di calpestare i cadaveri di quasi 140 mila morti. Morti che avrebbero meritato un maggior rispetto.
(7 agosto 2021)
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