di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Annunci
Il vicepremier leghista del Governo degli Annunci ha lanciato nelle ultime ore l’ennesimo titolone da prima pagina: “Trovati 15 miliardi per la flat tax”, che ricorda un po’ quel miliardo per Roma che il M5S aveva in tasca, per bocca del vicepremier del M5S del Governo degli Annunci, ma del quale non si è mai visto un euro. Questi 15 miliardi “trovati” per la “flat tax” non si sa da dove sbucano e non si sa se ci sono sul serio, o meglio ci sono alcune indicazioni, fumose come ogni sua indicazione, del ministro dell’Interno che si sente anche Re d’Italia.
E siccome a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia mai, riteniamo si tratti dell’ennesimo annuncio ad uso strilloni.
Con una procedura d’infrazione che pende sulla testa dell’Italia come una ghigliottina, e che puntualmente calerà con tutta la sua violenza, loro continuano a pensare alla propaganda quotidiana che li tiene in piedi. E c’è ancora chi ci casca. E’ drammatico.
Da parte sua Luigi Di Maio se la prende con la Lega che annuncia la flat tax sui giornali, perché “destabilizza” il governo: perché Di Maio ritiene di far parte di un governo stabile, ognuno ha la sua percezione della realtà, e si dispiasce perché ogni volta che “si prova a scrivere una manovra a mezzo stampa o a trovare 10 miliardi a mezzo stampa, l’unica cosa che si fa è indebolire il governo” e se lo dice Di Maio che di governi scritti sulla stampa è così pratico da averne addirittura fatto uno sul serio all’interno del quale non sa cosa fare, lo dice un esperto.
Così continua la narrazione leghista di un mondo che non c’è – quello dell’orrore, della morte e della disperazione causato dai negher – unito a quello di un mondo meraviglioso dove i soldi sbucano da non si sa dove e beneficiano gli affari politici della Lega (leggasi diamanti in Tanzania o 49 milioni di euro da restituirsi in 79 anni) non si sa come. Finché gli Italiani ci credono continuino con le loro balle. Poi staremo a vedere che succede.
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