di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Pentaleghismo
Costa molto a Luigi Di Maio trovare argomenti che possa consentirgli di smarcarsi, elettoralmente, dal suo scomodo alleato di governo col quale, tutta via, ha firmato un contratto-capestro che gli sta costando voti e credibilità. Così non gli resta che andare a sfrucugliare tra le alleanze scomode di Salvini in Europa, tra le quali ci sarebbero i negazionisti dell’Olocausto come i tedeschi di Efdd.
Di Maio ha la memoria corta e la lingua lunga e non ha patenti per dare del negazionista a chicchessia perché il presidente del gruppo del quale il M5S fa parte al Parlamento Europeo è proprio un rappresentante di quel partito che nega “l’Olocausto”, in più è stato proprio il M5S ad aprire il parlamento italiano, per la prima volta, ad ufficiali iraniani che hano organizzato una conferenza dove si negava la Shoah.
In dettaglio, essendo il riferimento di Di Maio alla formazione tedesca Afd va ricordato che dei sette membri del partito eletti al parlamento europeo uno, tra i più convinti negazionisti, Jörg Meuthen, è diventato vicepresidente del gruppo “Europa della libertà e della democrazia diretta”: il gruppo di cui fa parte il Movimento 5 Stelle di Di Maio, preoccupato dal negazionismo degli alleati di Salvini, ma non da quello dei suoi.
Una farsa vergognosa.
(6 aprile 2019)
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