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Celebrazioni per il cinquecentenario della nascita di Tintoretto, l’Arte vista da Emilio Campanella

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di Redazione #Arte twitter@gaiaitaliacom #Tintoretto

 

 

Appuntamento irrinunciabile a Venezia con una grande manifestazione dedicata a Jacopo Robusti detto il Tintoretto. L’ultima esposizione a lui dedicata, fu, nel 1937, quella curata da Nino Barbantini e Rodolfo Pallucchini. Oggi due mostre veneziane ed una terza, americana, sono prova evidente di una importante collaborazione internazionale. Due occasioni determinanti, quelle veneziane e di differente segno, ma epocali e da vedere assolutamente entrambe. Forse non tutte e due nel medesimo giorno. Non perché eccessive, anzi, sono decisamente contenute nei loro percorsi, ma molto dense, ed il consiglio sarebbe di vederle in due giorni differenti, possibilmente successivi.

Propongo di iniziare con la mostra dell’Accademia, curata da Roberta Battaglia, Valeria Marini, Vittoria Romani. Il percorso si divide in quattro sezioni, partendo dalle personalità artistiche che influenzarono il giovane pittore, per arrivare alla testimonianza dell’inizio della sua attività con una bottega riconosciuta e documentata a San Cassian nel 1538, ed alle prime committenze importanti. Il giovane Tintoretto è introdotto all’Accademia, da alcune sale in cui si analizza l’ambiente artistico del tempo, gli artisti locali, quelli che, venuti da fuori, ebbero forte influenza ed importanza per il rinnovamento stilistico della pittura veneziana, coloro a cui guardò il giovane Jacopo nell’affacciarsi sulla scena del suo secolo. In mostra ci sono alcuni esponenti importanti, rappresentati da opere determinanti: La Cena di Emmaus di Tiziano, del 1533-1534 c.a, dal Louvre; Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone: San Martino e San Cristoforo, 1527-1528, dalla Scuola Grande di San Rocco, a Venezia. Ci sono i toscani: Vasari e Salviati, fra gli altri, e a conclusione della sezione San Giovanni Evangelista a Patmos di Tiziano, da Washington. Sono esposti importanti volumi ed incisioni data la grande presenza della stampa nella Repubblica proprio in quel volgere di decenni.

Tra le sessanta opere esposte ventisei sono di Tintoretto.

Il percorso espositivo si conclude nell’arco di un decennio, nel 1548, con la prima committenza di grande peso: Il miracolo dello schiavo, per la Scuola Grande di San Marco, ora parte delle collezioni dell’Accademia, ed ovviamente esposto. Una mostra decisamente di riferimento, per quanto sia stata rilevata qualche imprecisione legata alle datazioni ed anche a certe scelte tematiche delle opere. Per parte mia l’appunto è molto più frivolo. Constatando la buona illuminazione generale della mostra, ci sono pareti rosa ed accanto ai quadri, didascalie in bianco che si leggono malissimo se non andandoci con il naso sopra. Va meglio con le pareti blu. Grazie all’ovvio contrasto.

Il problema non si pone a Palazzo Ducale dove, negli appartamenti dogali, ci attende l’esposizione Tintoretto 1519-1594, allestita con grandissima cura, in penombra, illuminata con sapienza; i pannelli informativi delle opere, molto esaurienti, posti inclinati ed illuminati da sagomatori, sono quindi leggibilissimi. Grande merito dell’allestimento di Daniela Ferretti. La mostra é curata da Robert Echols e Frederick Ilchman, studiosi americani che si occuperanno anche dell’esposizione di Washington. Il percorso, suddiviso in undici sale/sezioni, consta di oltre sessanta opere fra dipinti e disegni. Un appunto è stato fatto intorno alle scelte delle opere, ovviamente tutte di Jacopo Robusti, tranne, forse, qualche dubbio sollevato intorno al ritratto postumo di Jacopo Sansovino, 1570, dalla Galleria degli Uffizi, nella Sala 9.

Un Grande Ritrattista è una galleria di ritratti, mostra nella mostra.

Ulteriore appunto sollevato, cui accennavo sopra, sarebbe relativo ad una certa mancanza di coraggio della mostra, che è invece merito della manifestazione dell’Accademia. Affermato questo, le occasioni di visita non sono in alcun caso da perdere, anche per chi non ami Tintoretto. I cataloghi sono pubblicati da Marsilio/Electa per il Giovane Tintoretto, e da Marsilio per Tintoretto 1519-1594.

 

1519 Tintoretto 2019
Tintoretto 1519-1594, Venezia, Palazzo Ducale, 7 settembre 2018 | 6 Gennaio 2019
Il Giovane Tintoretto, Venezia, Gallerie dell’Accademia, 7 settembre 2018 | 6 gennaio 2019
Tintoretto Artist of Renaissance Venice, Washington, National Gallery of Art, 10 marzo | 7 luglio 2019

 

 





(26 settembre 2018)

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