di Redazione #Facebook twitter@gaiaitaliacom #antisocial
Avevano lanciato una serie di insulti, anche gravi, via Facebook e sono stati condannati a non usarlo per sei mesi. Accade a Portogruaro, in provincia di Venezia, dove quattro uomini – 34enne il più giovane, 56enne il più anziano – avevano postato, scrive Repubblica che riprende un articolo del Messaggero Veneto, simpatiche frasi sui social che riportiamo di seguito.
“Bisogna aiutarli, ne ospitiamo uno in ogni casa e li laviamo con la benzina e poi li asciughiamo col lanciafiamme e tutto è risolto”
“Gente sporca, devono morire, se trovo uno di loro gli verso dell’acido di batterie così capiscono che non li vogliamo”
“Diamo fuoco al palazzo con loro dentro”.
I quattro sono stati perseguiti per aver violato la legge Mancino, con l’aggravante della discriminazione razziale e condannati a non usare Facebook per sei mesi. Nel periodo indicato, cioè fino al 14 maggio 2019, i quattro signori dovranno leggere libri o guardare film sulle tematiche dell’immigrazione e scrivere alcune brevi considerazioni sull’argomento. Saltuariamente saranno inoltre convocati nell’ufficio delle esecuzioni penali per “verifiche”.
A loro è stata comminata una pena pecuniaria di 200 euro a persona a titolo di risarcimento del danno; dovranno anche svolgere lavori di pubblica utilità per quattro ore a settimana. Il processo rimarrà sospeso per sei mesi, sarà il 14 maggio 2019 la data di una nuova convocazione per valutare il ravvedimento dei quattro uomini che dovranno, per vedere chiusa la loro posizione giudiziaria, dimostrare il loro ravvedimento e di avere seguito le prescrizioni del Tribunale.
(13 settembre 2018)
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