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Nella scheda madre del presidente del Consiglio telecomandato non hanno inserito la voce “Piersanti Mattarella”

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foto: ANSA/ETTORE FERRARI

di Daniele Santi #Conte twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo

 

 

Alla voce “Piersanti Mattarella” il presidente del Consiglio telecomandato si è inceppato. La sua memoria virtuale ha cercato inutilmente alla voce che la sua scheda madre non possedeva. Non gliel’hanno inserita. Velocemente ha cercato, il computer di bordo, la voce più adatta. Ha trovato “congiunto” di Mattarella: era suo fratello ma l’ordine alfabetico ha i suoi limiti, anche lui. Una voce irriverente si è levata dai banchi: “Si chiamava Piersanti”. Il computer di bordo ha ignorato il suggerimento e non ha dato motivo di notare che il suggerimento fosse arrivato a destinazione. Arida scheda madre.

Per la cronaca la voce era quella di Graziano Delrio che poi è stato protagonista di un intervento come se ne sono sentiti pochi negli ultimi anni di legislature varie.

Si riassume così, con poche altre note, la seconda uscita istituzionale del primo presidente del Consiglio telecomandato della storia d’Italia. Lui al centro ed al suo fianco Di Maio e Salvini con il primo insolentemente a dare ordini a Conte che macina banalità una dopo l’altra. Gli diranno che deve “studiare” e il motivo è semplice: moltissimi punti che questo Governo di cialtroni si è prefissato di affrontare hanno già le soluzioni e i decreti in merito, li hanno fatti i governi precedenti.

Conte non si dà pena perché ha altri problemi. Ha appena perso gli appunti. Di Maio lo ha rimproverato come uno scolaretto: “Parla Giuseppe, te li trovo io, attento hai il microfono acceso” – maledetto labiale! – tutto in nome del Governo dei Poveri che proclama quanto sia giusto che uno ricco “paghi meno tasse perché chi guadagna di più investe di più”, magari in Tanzania, e che ha come portavoce del presidente del Consiglio uno che grida di volere un ufficio più grande.

State già cominciando a capire chi avete votato, signore e signori? O siete ancora nel limbo oscuro del sonno della ragione che genera mostri?

Non preoccupatevi, il risveglio è lì dietro l’angolo. E sarà un risveglio indimenticabile perché assisterete al terribile colpo di coda del berlusconismo più bieco, figlio della cui idiozia politica è questo governaccio fatto di incapaci ed arroganti votati da arroganti ed incapaci, che farneticano di cose che non conoscono e si bevono le panzane, una qualsiasi, ad esempio quella che vuole che il nostro paese abbia leve negoziali o ricattatorie verso gli altri partner europei. Il nostro paese sta andando alla guerra, perché quella l’attuale governo vuole, ma non ve lo dice.

Aspettate la fine dell’estate, godetevi le agognate ferie, magari affittatevi un cardiologo insieme alla stanza d’albergo, e a settembre preparatevi all’infarto. Vi aspetta una fine d’anno 2018 che voi umani non potete nemmeno immaginare. Nel frattempo questi, che son poi quelli che avete votato in massa e che vi chiudono occhi, orecchie e naso col loro razzismo, così che non possiate controllare le vostre pulsioni animali verso chi pensate di odiare (perché nemmeno quello sapete, ve lo dicono loro!), vi racconteranno quanto le loro misure straordinarie – che son quelle di altri riviste e corrette al ribasso – mettano l’Italia al riparo da ogni uragano.

Sono balle. Anche se voi pensate che le balle sono le nostre. Questi scalmanati incompetenti e viziati che non hanno mai fatto un cazzo nella vita, impegnati a dire che gli altri non hanno mai fatto un cazzo, e che si sono trovati – vi ringraziano profondamente – miracolati da proposte inconsistenti alle quali un elettorato di non pensanti ha creduto con tutto sé stesso, ora possono godere di uno stipendio di circa 200mila euro all’anno.

Ora provate a chiedervi perché dicono che chi è più ricco deve pagare meno tasse… Comincia a ronzarvi qualcosina in testa a proposito di quella flat-tax con la quale vi hanno preso in giro?

E mentre Roma non è bastata, e tanto avrebbe dovuto insegnare, eccoli i votanti che si sentono autorevoli ed rivoluzionari soltanto perché qualcuno più furbo di loro, e non ci vuole molto, è riuscito con stratagemmi nemmeno troppo abili a farli sentire importanti mentre sono, in realtà, soltanto servi di un disegno più grande di loro. Servi lo erano già stati: di quel capitalismo che a parole ora combattono soltanto perché ora non hanno abbastanza denaro per comprarsi ciò che vorrebbero.

Che pena. Scuole, denaro, servizi, benessere, università sono serviti loro soltanto per tornare alla barbarie.

 

 




 

 

(7 giugno 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

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