di Paolo M. Minciotti #LGBTQ twitter@gaiaitaliacom #dirittielibertà
State per leggere un articolo sgradevole, vi avvisiamo prima, così che non abbiate a stupirvi dopo. Partiamo da lontano, dal dietro-front che il M5S fece a poche ore dalla votazione in aula della Legge sulle Unioni Civili (scrivevamo, prima degli accadimenti, di come l’orrendo movimento fosse pronto ad impallinare la Legge) costringendo di fatto quella maggioranza a fare un mezzo passo indietro rispetto al testo originale della Legge. L’intervento dell’allora senatore Ariola fu disgustoso. Politicamente parlando. Lo stesso Airola ci aveva rilasciato un’intervista dove definiva le Unioni Civili una “emergenza nazionale”. Poi vennero i diktat di Grillo.
Parto da più lontano: ho centinaia di conoscenze tra persone omosessuali che odiano gli immigrati perché sono tutti ladri, e a questo proposito hanno trovato la loro soddisfazione personale e politica tuffandosi nella istanze razziste di Lega e M5S: gli immigrati vengono riconsiderati in orari notturni e in the bush, per piaceri sessuali troppo spesso mercenari, e rigettati poi nel mucchio dei negri di mxxxa, dei tutti ladri, dei tunisini delinquenti, dei tornassero a casa loro.
Ché a pagargli le marchette a casa loro non corro il rischio mi veda mia madre o la sua amica.
Questo fantastico esempio, tutto italiano, dell’omosessuale omofobo, fa parte della stesso delirio idiosincratico che li costringe, poveri inconsapevoli, quegli omosessuali omofobi che odiano gli immigrati con i quali trombano nottetempo, a ribellarsi alla loro stessa natura-ideologia: quella che li ha fatti ribellare all’orribile legge sulle Unioni Civili voluta dal PD che li ha traditi e che volevano il matrimonio egualitario (loro lo chiamano matrimonio gay, perché solo dove c’è gay c’è vita). In condizioni normali più vogliono il matrimonio gay più non hanno una vita di coppia perché chi la vita di coppia ce l’ha ha usato la Cirinnà che, compromessi con Alfano sui figli delle coppie omogenitoriali a parte (grazie al rinculo del M5S), è una legge decente. Meno hanno una vita di coppia più si incazzano e se la prendono con gli immigrati e decidono che, dovendo prendersela con qualcuno, tanto vale votare Lega e M5S perché in questo paese c’è bisogno d’ordine e Renzi che schifo e il PD e io meglio morta (locuzione asessuata che fa parte del gioco).
Ora che finalmente i due partiti che sono l’occhio destro e sinistro dell’omosessuale omofobo sono al governo e niente affatto improvvisamente spunta un ministro della Famiglia che dice “Le famiglie gay? Non esistono” e dà la stura, a pochi giorni dai vari Gay Pride, a tutta una serie di rimostranze, grida all’omofobo, “ah! sono discriminato”, ma come “sono considerato di serie B!” e via proliferare di proteste quando non c’è motivo di protestare: perché che il sonno della ragione genera mostri l’ha detto qualcuno che usava il cervello meglio di me.
Dunque noi, come sempre, staremo a guardare e a commentare perché se sei cieco perché non vuoi vedere non devi insultare noi che scriviamo come stanno le cose, ma devi leggere Saramago e magari capirlo.
Da parte nostra ci limitiamo a ricordare ai numerosi omosessuali omofobi che hanno votato a destra perché c’ag vegna un cancher al negher che il nuovo ministro della Famiglia Fontana, quello che nelle vite delle persone, delle coppie e dei figli delle coppie omosessuali può entrare a gamba tesissima ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra veronese, è fermamente contrario all’aborto, alle nozze gay e a quella che chiama in un sollazzo culturale “teoria gender”, che non esiste, ed è un folle ammiratore di Le Pen, Trump e Putin. ma ha naturalmente “Tanti amici omosessualI”, come tutti gli omofobi. E come voi.
Questo signore e signori dell’omosessualità omofoba, razzista, xenofoba e fascista è il risultato del vostro delirio. Vi faccio tanti complimenti.
(2 giugno 2018)
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