di Giovanna Di Rosa #governo twitter@gaiaitaliacom #politica
Se osserviamo con attenzione ciò che sta succedendo durante le trattative per la formazione del governo che non ci sarà, possiamo tranquillamente capire cosa sta succedendo: Lega e M5S non stanno facendo un governo, ma semplicemente proseguono la campagna elettorale in vista delle elezionibis che ormai sembrano alle porte dato che tutto ciò che sta succedendo a porte chiuse, senza che nessun italiano ne sappia qualcosa, verrà sottoposto sabato e domenica al vaglio degli elettori della Lega e poi alla votazione online del Sacro Blog via piattaforma Rousseau. Se fossi in loro piuttosto che giochicchiare a fare un governo passerei il tempo a giovare a carte o a far fruttare il tempo in altro modo. Che so, Snai Bonus? Qualcos’altro? Un po’ di morra? Una partita a scopone? Dimenticavo i loro lauti stipendi. Con un lauto stipendio il tempo non lo devi far fruttare perché frutta da solo.
Che Salvini è in campagna elettorale, e la fa benissimo, lo si nota dai sondaggi che danno una Lega al galoppo che erode consensi a tutti i partiti, ed un M5S che conferma, anche se calando leggermente, il suo patrimonio di voti.
Chi parla direttamente al suo elettorato, è solo a quello, è invece il leader politico del M5S che parla sotto dettatura e secondo l’inattaccabile schema degli slogan che eccitano molto, ma non dicono niente.
Così stiamo qui a goderci le succose risposte dei guardiaspalle di Salvini che ai giornalisti famelici avidi di sapere prima del collega se c’è un governo o no, rispondono che non ci sono passi avanti verso il governo, ma solo verso le elezioni; assistiamo felici, perché voi no?, ad omuncoli divorati dalla loro ambizione che sperano di venire chiamati da questo piuttosto che da quest’altro per rivestire i prestigiosi panni del presidente del Consiglio che non conterà nulla, ma la carica piuttosto di niente, e sullo sfondo i leader messi in pausa – Berlusconi e Renzi – che si godono lo scannatoio post-elettorale e l’assoluta mancanza di pudore istituzionale che caratterizza la coppia gialloverde.
Da morire dal ridere. O dal piangere. Non si è sentito nulla, nemmeno in questa fase, che potesse anche solo lontanamente far pensare ad un programma. Tutto ciò che i due hanno trasmesso è stata una paralisi inaccettabile e del tutto inaspettata considerando che i due partiti, insieme, vanno abbondantemente oltre il 50% dei seggi parlamentari.
Questa lentezza non è spiegabile, e la continua richiesta di altro tempo ancor meno, se non con un tatticismo che significhi aumentare i consensi alle urne nelle elezioni prossime venture nel caso si sia chiamati ad elezioni bis alla fine dell’anno – e non a luglio come spera la sinistra coppia pentaleghista che vuole consegnare l’Italia a Putin. Ma di questo parliamo in un altro articolo che stiamo preparando.
(15 maggio 2018)
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