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E’ fantastico vedere come stanno già incolpando gli altri per ciò che sarà loro impossibile realizzare

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di Giancarlo Grassi #politici twitter@gaiaitaliacom #politica

 

 

E’ straordinario vederli tutti questi vincitori saliti sul carro dei perdenti, accapigliarsi per cercare in qualsiasi modo di creare le condizioni affinché il loro fallimento, determinato dall’aver approvato una legge elettorale che garantisce solo l’ingovernabilità, ricada sui loro avversari o sui loro presunti alleati, sugli alleati diventati nemici, su coloro che avrebbero voluto alleati senza riuscirci o da quelli che hanno deciso di stare all’opposizione perché così ha deciso l’elettorato.

Dal razzista travestito da prete a capo della coalizione più razzist-xeno-omofoba della storia recente, all’illetterato che si trova capetto di un partito di impresentabili che si è preso più di dieci milioni di voti, al guitto già condannato che si è fatto il partito personale per farla pagare allo Stato, all’82enne biascicone dentiera al vento e bulbo trapiantato volitivo che si sente ancora l’Unto e Bisunto, a quelli che liberi e uguali – più che liberi e belli – avrebbero dovuto cambiare la storia del mondo e sono stati trombati da tutte le parti, e recuperati in pochi, a quel povero PD il cui segretario plenipotenziario premier è stato triturato da se stesso prima e dalla storia poi, in poco più di cinque anni (un record), è tutto un lanciarsi messaggi invitando alla responsabilità, all’assumersela per il bene del paese, per la stabilità dell’Italia, per il futuro degli Italiani.

Dove stavano tutte queste necessità quando votavano una legge elettorale che sapevano benissimo non sarebbe servita a governare? Perché, se non erano d’accordo, non hanno fatto saltare il governo (i numeri c’erano) invece di viversi improbabili ed arroganti Aventini?

Non cambieranno mai questi che governano la nostra “povera patria straziata dagli abusi del potere” (cit. Battiato): li senti gridare alla vittoria salvo poi scoprire che non hanno i numeri per governare se non con alleanze che non hanno nemmeno il coraggio di nominare pena la perdita del 70% degli elettori. Sono tutti vincitori. Tutti gridano che avendo vinto le elezioni hanno il diritto di governare il paese. Da Luigino Di Maio a Matteone Salvini, fino a Brunetta degli Augusti Piedini ed a Silvio dei Miracoli fino ad arrivare all’ultimo sgrammaticato pentastellato che si è guadagnato i suoi 15mila euro al mese in parlamento sulle spalle degli italiani, tutti sono pronti a rivendicare la vittoria. Per governare però, chiedono ai loro avversari di appoggiare i programmi incredibili ed inattuabili che li hanno consacrati vincitori. Eh no, signori. Sono cazzi vostri.

Se la godano la loro vittoria di Pirro questi nuovi signori della iperdestra cialtrona, populista ed impresentabile che vince con gli slogan e scopre poi che con gli slogan non si governa, che lancia i redditi di cittadinanza che costerebbero una mezza finanziaria all’anno e se la prende con gli immigrati delinquenti che non vengono nominati quando ad ammazzarli è un Italiano.
Continuate pure cari compatrioti a votare il primo che grida “Io!” e a maledirlo il giorno dopo.





 

(10 marzo 2018)

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