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Pierluigi Bersani e gli atomizzatori di quella che chiamano sinistra

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Quando Pierluigi Bersani ed Angelino Alfano erano grandi amici

di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom 

 

 

Il brodo primordiale all’interno del quale continua ad agitarsi, informe, il primordiale progetto di sinistra che Art.1-Mpd hanno deciso di mettere in campo continua a rilasciare un’unica particella impazzita che si agita per trasformarsi in una qualsiasi forma di vita e vaga da uno studio televisivo all’altro biascicando inutilità e futili frasi fatte con riferimenti troppo frequenti a figure animali come giaguari, piccioni e tacchini: è Pierluigi Bersani, un tempo valente politico ora inadeguato anche come sicofante al servizio di Massimo D’Alema che nonostante una cinquantennale militanza in partiti di sinistra, rimane un uomo ferocemente di destra, attaccato al potere, anima nera di un paese del quale si sente signore e padrone e di un partito, il PD, che un Matteo Renzi qualsiasi gli ha scippato grazie ad uno strumento inverecondamente democratico come le Primarie.

Il tour del nulla di Pierluigi Bersani continua. E continua la sua missione di propagazione del “No” a Matteo Renzi che non è un programma politico, ma solo una manifestazione d’odio, ed il suo “No” a qualsiasi tipo di accordo che non sia quello deciso da Art.1-Mdp.

Art.1-Mdp, non sarà mai detto con troppa enfasi [cit.], è quella parte del PD, un tempo maggioritaria, che ha perso tutte le elezioni dal 1994 fino al 2013, è quella “sinistra” [sic] che ha fatto cadere il Governo Prodi per un voto, è quella parte politica riconducibile alle fronde dalemiane del PCI, Pds, DS e PD che hanno impedito, con i famosi 100 voti, l’elezione al Quirinale di Romano Prodi, è infine quella parte che risponde soltanto al capo D’Alema, che in nome della Sinistra ha sempre lasciato che vincesse la Destra.

Pierluigi Bersani è oggi un confuso uomo politico senza futuro con una lunghissima e gloriosa storia alle spalle che un presente scellerato ha già fatto dimenticare; è un uomo al quale balla la poltrona che il 23 settembre scorso dichiarava: “Primarie tra Pisapia e Renzi condizione per allearsi con il Pd”, poi però Pisapia aveva detto bye bye al partitucolo nato per far trionfare l’ultraottantenne Berlusconi e il razzifascismo della Lega di Matteo Salvini, con motivazioni chiarissime: “Io candidato? No grazie”, aggiungendo che non gli interessano i partitini del 3%, perché è sempre bene farsi capire. L’abbraccio a Maria Elena Boschi aveva poi procurato la scomunica della Sinistra del papa della Speranza al buon Pisapia. Che si tacque.

Così che, non avendo scelta e probabilmente nemmeno futuro, dovendosi garantire la poltrona anche per la prossima legislatura, a Pierluigi Bersani dei Piccioni & dei Tacchini, già dei Giaguari, non resta altro da fare che correre da un set televisivo all’altro a gridare ai quattro venti tutto il male che Matteo Renzi ha fatto al paese strizzando l’occhio al M5S di Luigi Di Maio. Scelta che si commenta da sé.

 



 

L’errore che fotte il futuro del Paese è prassi della sinistra atomizzatrice italiana, convinta di essere portatrice di ogni novità politica possibile essendo in realtà molto più conservatrice del più conservatore politburo partorito dall’Unione Sovietica.

Se il mondo cambia velocemente, la Sinistra Italiana no: né quella che nel nome si riconosce, è stata l’unica formazione politica della storia a scindersi nello stesso giorno dell’ufficializzazione della sua nascita, né quella che si crede sinistra ma è nera Destra. Nera nella visione del futuro, nera nella pratica del dito puntato, nera nelle sue funeste predizioni che, per non perdere in coerenza [sic], poi deve fare in modo che si avverino per poter proclamare il solito “Noi l’avevamo detto!”, unica cosa che la Sinistra che Bersani propaganda ad un popolo che deve ritenere di decerebrati, non si spiegherebbe altrimenti il suo agire, è stata capace di affermare dal 1994 ad oggi.

Allora si definivano allegra macchina da guerra. Ed erano già senza benzina alla partenza.

 




(16 novembre 2017)

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