
di Giovanna Di Rosa
Il comunicato stampa della settimana contro l’omofobia ricevuto nella mattinata del 17 maggio dalla nostra redazione ad opera dell’assessora Guadagno, o di chi scrive per lei, ci ha lasciati – per l’ennesima volta – basiti di fronte all’ignoranza dei rappresentanti del M5S che si eleggono portatori di novità, culture e nuove opportunità per il popolo italiano: raramente ci è capitato di leggere qualcosa di peggio scritto, più sgrammaticato e dove le definizioni che dovrebbero risultare calzanti per ciò che si vuole comunicare, sono usate a sproposito, distorcendone il significato o meglio, dimostrando di non conoscerlo per niente.
Il comunicato stampa inizia così “Gli eventi si svolgeranno, su tutto il territorio della nostra citta’, saranno realizzate iniziative volte…” (potete leggerlo per intero a questo link) e poche righe dopo confonde la “discriminazione di genere” – sì avete letto bene – con l’identità sessuale, che è un po’ ciò che succedeva un venticinque anni fa, perché sia chiaro che il M5S è quello che porta il nuovo e la nuova qultura di governo basata sulla qultura del movimento. Il disgraziato comunicato stampa prosegue poi così: “L’inclusione sociale e culturale deve essere al centro della lotta alle diversità”, ne deriva che le iniziative sono di lotta contro i diritti delle persone omosessuali, transessuali e bisessuali, e “la vocazione della città di Roma è sempre stata quella dell’accoglienza e della convivenza pacifica, pur nella diversità; dove le differenze sono un valore, un motivo di scambio, mai una penalizzazione”, converrete che “mai una penalizzazione” si era sentito soltanto al Bar Mario durante una partita a stecca, che oggi si chiama snooker.
Siete stupiti, indignati? Noi né l’uno né l’altro. Non ci siamo mai aspettati che una banda di improvvisati ciarlatani senza cultura, senza un ideale, senza la pur minima preparazione, scelti tra i meno colti e più ferocemente ambiziosi, nonché tra coloro che apparivano più dominabili, potesse offrire nulla più di ciò che stanno offrendo.
Certo è che quando pensiamo che questa ciurmaglia incapace siede in parlamento con l’ambizione di scrivere leggi, interpretarle ed applicarle non possiamo trattenerci dal rabbrividire al pensiero di ciò che saranno capaci di distruggere pensando, e questo è il vero dramma, di essere grandi costrutto di futuro. Sono solo degli apprendisti stregoni come il Topolino di Walt Disney: ugualmente e insopportabilmente arroganti. Quei sapientoni che non vorresti trovarti vicino nemmeno al bar e che la fanno pagare a tutti perché si sono sentiti incompresi e che farfugliano nei privilegi degli altri ben attenti a non farseli sfuggire, quei possibili privilegi, quando si presenta l’occasione. A mandare in parlamento una banda di buffoni di corte: a questo è servito il M5S di Grillo e Casaleggio.
(17 maggio 2017)
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