di Giovanna Di Rosa
Il povero Grillo ne ha avute tante di difficoltà nella vita, non stupisce che ne sia uscito così com’è: da un incidente che ha devastato la vita di un’intera famiglia, e siamo convinti anche la sua, all’incontro con Casaleggio che lo ha folgorato – e da quella folgore non è più uscito – alla convinzione di essere l’unico portatore di verità tipico dei dittatori in pectore. Ricorderete tal Silvio Berlusconi… I personaggi alla Grillo (alla Berlusca, alla Trump, alla Erdogan, alla Putin) sono dei bugiardi seriali, capaci più di ogni altri e prima di ogni altra cosa, di negare cose dette appena tre secondi prima. Perché non più convenienti. Su tanta faccia di tolla si basano le loro fortune. Passeggere. Ma finché ce li hai tra i coglioni bisogna pur averci a che fare. Hai un bell’appellarti al sic transit gloria mundi, ma finché ci sono – e ci sei – te li godi.
Il Vate del Sacro Blog ieri ha manifestato chiarissimamente il suo pensiero sulla democrazia. E lo ha fatto rispondendo ad un cronista che gli chiedeva lumi sulla questione Genova/Cassamatis mentre il fido vassallo Luigi Di Maio lo attendeva per sedere accanto a lui durante un convegno sull’acqua organizzato dal M5S. “Dobbiamo intenderci su che cos’è la democrazia”, ha tuonato l’erede diretto di Odino. “Una democrazia senza regole non è una democrazia. Noi abbiamo le nostre regole e io, da garante, le faccio rispettare. Chi non è d’accordo, si faccia il suo partito”. Cioè, una democrazia senza regola che io possa cambiare quando mi paia opportuno e conveniente per assecondare i miei deliri di onnipotenza non è una democrazia, se a qualcuno non dovesse piacere (il buon Di Battista sta da qualche giorno accennando qualche pur timida manifestazione di indipendenza, ad uso dei media sia chiaro) si faccia il proprio partito.
Non illudetevi: questi sono tutti figli della stessa madre. La destra più becera ed antidemocratica che è la pancia di questo paese ed è formata dai cittadini che cercano l’Uomo Forte, non dai politici che alla loro pancia fascista si svendono, ha messo in campo il peggio che è rappresentato dal M5S e dai suoi fuoriusciti. Che sono la stessa cosa, la stessa pasta e vengono dalla stessa cultura e qualora dovessero fondare altri partiti – e non ci parrebbe affatto strano che stiano spingendo in quella direzione per formare un blocco populista da affiancare al M5S – se ne andrebbero a braccetto come lo sporco e il sapone per la gioia del nuovo Corriere a gestione Cairo che cita un sondaggio dove il M5S è accreditato del 32,5% in crescita di 1,5 punti in un mese a 5 punti dal PD orfano di Renzi. Crescesse tanto l’audience della sua televisioncina al servizio del Grillo, Cairo potrebbe fare una festa.
Il sito Termometropolitico.it regala una visione un po’ più ampia della questione “sondaggi”, vi invitiamo a dare un’occhiata.
Dunque è confermato che al Vate del Sacro Blog della democrazia non interessa nulla a meno che, come già per Berlusconi e prima per Mussolini, non sia possibile piegarla all’idea di società (quale? se ce la spiega magari ci piace anche e cambiamo idea) che sta nella sua testa ed i cui valori, regole, leggi e leggine cambiano almeno due volte a settimana a seconda del trend elettorale, delle beghe interne, della convenienza del momento, della candidata o del candidato graditi o no, della temperatura corporea di Di Maio, delle uscite di Di Battista, delle scemenze di Paola Taverna o degli avvisi di garanzia a Virginia Raggi (a proposito, avrete notato che nessuno ne parla più no?).
(21 marzo 2017)
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