29.5 C
Roma
27.5 C
Milano
Pubblicità
Pubblicità
Torino
poche nuvole
23.1 ° C
23.7 °
20.7 °
56 %
2.1kmh
20 %
Lun
22 °
Mar
21 °
Mer
24 °
Gio
23 °
Ven
23 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCoherentia et honestateAlessandro Di Battista a Piazza Pulita: o della consistenza dell'incultura faziosa

Alessandro Di Battista a Piazza Pulita: o della consistenza dell’incultura faziosa

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram

di Giovanna Di Rosa

 

 

 

 

 

Alessandro Di Battista a Piazza Pulita, programma faziosissimo de La7 incentrato prevalentemente su temi anti PD e pro M5S, ha fatto la sua porca figura. Come sempre è riuscito nel lanciare una valanga di slogan vuoti come vuoto è il Movimento che rappresenta, e vuote le teste di troppi che lo votano, ed ha lanciato il suo grido disperato contro il sistema (del quale ovviamente lui non fa parte) prendendosela con il Ministro Lotti, indagato sul nulla, che in quanto indagato si deve dimettere perché “non degno di fare il Ministro”.

 

Logica vorrebbe che Virginia Raggi, che di avvisi di garanzia ne ha ricevuti tre, si sarebbe già dovuta dimettere dalla carica di Sindaca che occupa dal giugno 2016, mentre invece no. Se il ministro se ne deve andare in quanto indagato, la Sindaca degli Sfaceli, proprio perché indagata, deve invece restare al suo post. Perché due pesi e due misure? Perché il M5S discende direttamente da una stirpe nobile nota come gli Adepti al Sacro Blog del Vate che guadagna sui click, blog che notoriamente instilla profonde verità – e soolo verità -perfettamente funzionali agli scopi di Beppe Grillo e Casaleggio Associati che, Roma sta lì a testimoniarlo, non sono il buon governo (dato che di governare questi non sono capaci).

 

Contraddittorio? Nemmeno a parlarne. Anzi il messaggio che è passato è stato per l’ennesima volta quello della corruzione di tutto un sistema a partire da avvisi di garanzia ricevuti da un ministro sulla base di un nome fatto da un tale – Lotti sta gridando da giorni di non avere idea di chi sia questo signore – mischiandola in qualche modo al nome del padre di Renzi, perché nel tritacarne del fango bisogna farci entrare tutti quanti (le accuse al padre dell’ex premier si basano su due iniziali, “m” e “t” e questo basta per sollevare polveroni mediatici).

 

Alessandro Di Battista è uno dei portavoce principali, insieme all’ex steward dello stadio San Paolo, Luigino Di Maio, di questa macchina del fango istituzionalizzata che ha preso il nome di M5S e che, non sulla base di proposte politiche sensate ma di grida inconsulte e convulse all’indirizzo del nemico di turno, convoglia inutili disorganizzazioni verso il potere istituzionale fallendo clamorosamente quando il potere bisogna esercitarlo sul serio (vedere Roma, Livorno, Gela, le firme false di Palermo e via cinquestellando). Tirare in ballo la vicenda di Enzo Tortora come esempio di macchina del fango che devasta la vita altrui, fa più male che bene. Certo è che la sua frase indirizzata ai giudici “sono innocente e spero con tutto il cuore che lo siate anche voi” è qualcosa che andrebbe inciso nel marmo, posto che dalle parti dei 5Stelle si sappia cosa significa “incidere” e cos’è il “marmo”.

 




 

Qual’è il gioco? Non è certo vincere le elezioni. Non è certo abolire i vitalizi (nella proposta di legge del M5S calendarizzato alla Camera di quest’abolizione non c’è traccia). Non certo la modernizzazione del paese: dicono “no” a tutto e ciò che permettono non ha in sé nessuna causa di sviluppo futuro. Non certo per il potere, dato che non sanno esercitarlo, non sanno governare, sono ignoranti delle leggi e delle procedure e le persone ritenute troppo capaci per essere dominate (vedi Federico Pizzarotti) le allontanano.  La sensazione è che si giochi al massacro e a d una destabilizzazione più profonda del sistema i cui contorni sono ancora poco chiari ai più. Le apparizioni continue in televisione, su una rete che ha sposato l’antistemismo istituzionalizzato in nome di 2 punti di share, non fanno che rilanciare l’adagio di goebbelsiana memoria secondo il quale una menzogna a forza di ripeterla diventa una verità. Come se in Italia di menzogneri di mestiere ne avessimo sentito il bisogno. Di Battista e l’inutile trasmissione Piazza Pulita sono stati testimoni, ancora una volta, della consistenza della faziosità: evidentemente unica opzione possibile per programma, editore e M5S.

 

 

 

(3 marzo 2017)

 




 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

Roma
cielo sereno
29.5 ° C
33 °
25.8 °
41 %
5.1kmh
0 %
Lun
30 °
Mar
32 °
Mer
34 °
Gio
37 °
Ven
39 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE