di Giancarlo Grassi
Via libera unanime. O quasi. Con un solo astenuto del M5S – guarda un po’! – il Senato ha approvato l’emendamento dal relatore Roberto Cociancich (Pd), che chiedeva di stabilire per tutto il personale e i consulenti Rai, nessuno escluso, un tetto massimo di retribuzioni di 240mila euro annui. Il limite si applica agli amministratori, al personale dipendente e ai consulenti della tv pubblica. L’emendamento Cociancich rientranel ddl sull’editoria, già approvato dalla Camera, sul quale il Senato era chiamato a votare oggi.
Il tetto degli stipendi Rai non potrà essere superato nemmeno in caso di emissione di bond da parte dell’azienda.
L’approvazione e la paternità dell’emendamento sono stati, naturalmente, rivendicati dal M5S.
(14 settembre 2016)
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