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M5S: Epuro, grido, sono il Capo e del progetto politico chi si ne frega

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Serenella Fucsiadi Giancarlo Grassi

 

 

 

 

Il movimento dei maestrini col vestito della festa che hanno invidiato “i ricchi” ed ora che stanno dove stanno gliela voglion fare pagare, ha dato nuova prova della sua straordinaria democrazia interna, la famosissima democrazia dei 26mila quando va bene, ed hanno messo in piedi – guidati dai grandi statisti Crimi e Lombardi – l’ennesima epurazione dal movimento. E’ toccato alla senatrice Fucksia rea, secondo i limpidissimi organismi del Movimento, di non aver restituito quanto pattuito per il famoso fondo del bla bla bla che guai chi non lo fa.

 

Pochi giorni fa Serenella Fucksia aveva “difeso” anzi, applaudito, l’intervento della Ministra Boschi durante la farsa a 5 stelle dell’impeachment ad personam voluto dai prodi Di Maio, Di Battista e compagnia.

 

L’epurazione arriva qualche giorno dopo la pubblicazione sul blog del Vate di una specie di editto nel quale in soldoni si stabilisce che “qui comando io e questa è casa mia”, e per giustificarla si tira in ballo (succede ogni volta) la storia della rendicontazione, della mancata restituzione e via di questo passo. Più o meno contemporaneamente il M5S mette in scena un altro psicodramma a Gela dove il sindaco pentastelluto mette alla porta tre assessori: sono Pietro Lorefice, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, colpevoli di dissidenza e quindi fatti fuori senza troppi complimenti. Si tratta di comportamenti così simili a quelli di tutti gli altri partiti da far pensare che l’operazione Cittadino al potere = Cittadino pulito e scevro da deliri di potere sia clamorosamente fallita. Il Sindaco a 5 Stelle aveva già silurato un assessore ad appena un mese dall’insediamento ed ha reso noto di non accettare “Diktat dall’alto” parlando di una mancanza di “unità” e di “troppe pressioni dall’esterno”. Difficile pensare che si tratti solo di restituire l’obolo dovuto al regolamento pentastelluto.

 

Sono 37 i parlamentari esplusi fino a oggi dal M5S. L’ultima espulsione avviene proprio nei giorni in cui i prodi Di Maio e Di Battista assurgono a protagonisti nazionali grazie al gradimento (annamo bbene) che gli Italiani dichiarano di avere nei loro confronti. Di Maio avrebbe addirittura superato Renzi, cosa che agli stizzosi Cittadini a Cinque Stelle entrati in parlamento col vestitino della festa per farla pagare ai ricchi e che siedono nell’oscurità del blog vagliando comportamenti e decidendo epurazioni in perfetto stile Soviet Supremo, potrebbe provocare un leggero mal di pancia. E da quel che si vede il M5S dei Cittadini perfetti ed onesti sembra essere governato più dai mal di pancia che dalla progettualità politica.

 

E Fuck sia!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(29 dicembre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

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