di Il Capo
Viviamo tempi nei quali ognuno può permettersi di esprimere il suo inutile parere proprio come se contasse. E noi per primi. Così che considerando che una platea in qualche modo la si trova sempre, grazie al nostro profilo su uno o più social network, ci trasformiamo negli esperti di turno: la domenica arbitri, se gioca la nazionale allenatori, se ci sono elezioni in vista politologi, in qualsiasi momento dell’anno e della giornata accusatori, perché qualcuno da accusare lo si trova sempre e quando non si trova in terra si trova in cielo o all’inferno, un giorno si è pro ed un altro Contro (cosa? vi pare che importi? l’importante è aprir bocca per farsi sentire, non ciò che si dice), se si parla di Unioni Civili tutti profondi conoscitori del diritto matrimoniale, ed oggi, in tema di legge di stabilità, tutti economisti.
Quello Italiano, si nota da tante piccole cose, è un popolo di condottieri nato per comandare, non di cialtroni che si rincitrulliscono davanti ad un televisore; è un popolo di profondi cultori del sapere, non di gente che legge a malapena un libro all’anno; è un popolo di poliglotti, non di gente il cui inglese non va più in là del mai naim is giuseppe and ave gatte somzing spescial for you redi uno due tre quattro; insomma ciò che vogliamo chiederci da questa inutile colonna è come mai, essendo noi così profondamente geniali, civili, preparati, colti, onniscienti, si senta il bisogno di trovare sempre l’uomo forte da contestare e da vituperare… Cosa dite? Pensate sia un problema da psicologi?
(24 ottobre 2015)
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