
di Daniele Santi
Stefano Fassina uscito dal Pd per essere stato estromesso dai luoghi che gli importavano dalla nuova segreteria, come se la nuova segreteria non fosse destinata allo stesso trattamento quando perderà la maggioranza, ha dato al popolo Italiano due notizie che non mancheranno di addolcire le loro afose giornate estive.
La prima è la costituzione di un nuovo soggetto politico dopo l’estate in compagnia di altri due vincenti della politica, due veri cavalli di razza del 3% e anche meno, specializzati nel farsi eleggeri in liste che poi non sostengono: parliamo del camaleonte Nichi Vendola e di Civati Civoti (ti voterei se avesse un senso). Le Tre Grazie della Sinistra italiana del meglio pochi. Buoni non importa, ma pochi sì. Che in pochi si comanda meglio.
L’altra notizia che scuote il mondo della politica italiana è che il prode Fassina ha chiesto che dalla prima pagina de l’Unità venga tolta la dicitura: “giornale fondato da Antonio Gramsci”. Motivi non ne conosciamo o forse sì e non ci va di dirli.
Andiamo prodi cariatidi di sinistra! Di questo ha bisogno il paese: di pensatori illuminati dalle opinioni straordinarie, di fondatori di nuovi partiti del 3% e anche meno per fare un po’ per ciascuno in braccio alla mamma, non di gente che faccia ciò che deve fare quando è il momento (come dimettersi dalle poltrone che occupano a nome di un partito dal quale se ne sono andati!).
(6 luglio 2015)
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