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“Attivi!” di Tito Gaudio: Libertà e diritti civili, l’esempio dei nostri vicini di Malta

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Malta LGBTdi Tito Gaudio

 

In un mio precedente articolo ho trattato le novità degli ultimi anni riguardanti il riconoscimento da parte dello Stato delle coppie dello stesso sesso. La novità più recente è l’approvazione in Commissione Giustizia del Senato del DDL Cirinnà sulle unioni civili e sulle convivenze di fatto. In quell’articolo del 16 febbraio scorso scrissi che “il DDL Cirinnà rappresenta un notevole miglioramento nel panorama italiano dei diritti civili. La sua approvazione sarebbe anche il più grande cambiamento nel diritto di famiglia degli ultimi 40 anni.” Perciò, a parer mio, la sua recente approvazione è sicuramente da guardare con favore, se consideriamo la situazione italiana attuale. Ma se esaminiamo la situazione dei diritti civili in altri Paesi europei non possiamo non renderci conto dell’enorme distanza che separa l’Italia dal resto d’Europa. Nel nostro continente sono ben 27 le Nazioni o i territori semi-indipendenti che riconoscono ufficialmente le coppie dello stesso sesso. Tra questi Stati c’è Malta.

 

Negli ultimi anni, nel piccolo arcipelago a sud dell’Italia sono stati approvati numerosi cambiamenti legislativi riguardo la libertà e i diritti civili delle persone e delle famiglie. Pur avendo legalizzato il divorzio solo 4 anni fa, e nonostante la Chiesa Cattolica sia molto radicata tra la popolazione, Malta è diventata una delle Repubbliche più avanzate d’Europa sul tema dei diritti civili delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), con un enorme miglioramento negli ultimi 3 anni. Nel corso del 2013 e del 2014 il Parlamento maltese ha addirittura modificato la Costituzione, per sancire il divieto assoluto ed esplicito di discriminare sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Le varie leggi approvate hanno proibito le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere sul luogo di lavoro, nella ricerca di lavoro, nella fornitura di beni e servizi, nella ricerca di un alloggio, nella sanità, nel “mondo” dell’istruzione e in qualunque ambito della vita. Sono state approvate delle leggi che puniscono più severamente i crimini motivati dall’odio e i discorsi di incitamento all’odio. È stato creato un Ente pubblico e indipendente che ha lo scopo di prevenire e contrastare le discriminazioni, anche quelle basate su orientamento sessuale e identità di genere.

 

Inoltre sono state modificate le leggi sul diritto d’asilo, sancendo il diritto per le persone migranti di chiedere asilo se nel proprio Paese d’origine sono state perseguitate per via della propria identità sessuale. Per quanto riguarda il diritto di costituire una famiglia, negli ultimi 3 anni il Parlamento di Malta ha creato un istituto giuridico simile al matrimonio per le coppie dello stesso sesso, dando a queste quasi tutti i diritti e i doveri delle coppie sposate. Inoltre, da poco tempo, le coppie dello stesso sesso possono anche adottare minori. Sempre recentemente il diritto al matrimonio è stato esteso anche alle persone transessuali.

 

Ma l’ultimissima e importante novità approvata dal Parlamento di Malta è la “Legge su identità di genere, espressione di genere e caratteristiche sessuali”, approvata all’unanimità il 1° aprile, col parere favorevole del Governo. Questa legge ha l’obiettivo di promuovere la libertà, l’autodeterminazione, la dignità e l’integrità psicofisica delle persone transgender  e intersessuali. È considerata la legge più avanzata al mondo su questo tema e, per i cambiamenti che apporta, in Italia verrebbe considerata rivoluzionaria. Per esempio prevede la modifica delle leggi che sanzionano le discriminazioni, i crimini motivati dall’odio e i discorsi di incitamento all’odio. Se fino a qualche giorno fa queste leggi proteggevano le persone sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, ora proteggeranno anche sulla base dell’espressione di genere e delle caratteristiche sessuali. Così d’ora in poi saranno protette dalle discriminazioni, dalle violenze e dall’odio non solo le persone LGBT, ma anche drag queen, drag king, persone cross-dresser e persone intersessuali. Un’altra importante novità è costituita dal totale rispetto dell’integrità psicofisica delle persone transgender e intersessuali. Per modificare il nome e il sesso/genere sui documenti non sarà più obbligatorio sottoporsi a interventi chirurgici, sterilizzazioni e trattamenti ormonali; non sarà più obbligatorio nemmeno andare da psichiatri e psicologici e avere una diagnosi di “Disturbo dell’identità di genere”. Per modificare il nome e il sesso/genere sui documenti basterà andare da un notaio e presentare un’autocertificazione, in cui la persona transgender o intersessuale dichiara qual è il nome e qual è il sesso/genere in cui si riconosce realmente. Queste nuove norme varranno anche per i ragazzi e le ragazze minorenni: anche loro potranno modificare il nome e il sesso/genere sui documenti semplicemente presentando un’autocertificazione da un notaio.

 

Inoltre, con questa nuova legge Malta diventa il primo Paese europeo a inserire una terza opzione sui documenti oltre ai classici “maschio” e “femmina”. Ogni persona potrà modificare il proprio sesso/genere sui documenti scegliendo tra tre opzioni: M (se si sente maschio), F (se si sente femmina), X (se si sente qualcos’altro). Così Malta diventa il primo Paese europeo a riconoscere l’esistenza e l’identità delle persone genderqueer, cioè delle persone che si sentono uomo e donna contemporaneamente oppure che non si sentono né uomo né donna. L’opzione X potrà essere usata dalle persone genderqueer, ma anche dalle persone intersessuali e da chi non vuole dichiarare pubblicamente il proprio sesso. Per quanto riguarda le persone intersessuali, oltre a poter scegliere di essere rappresentate dalla terza opzione X, non verranno più costrette a subire interventi chirurgici ai genitali. Infatti, con la nuova legge approvata, a Malta saranno vietati i cosiddetti interventi di “normalizzazione”, cioè gli interventi chirurgici ai genitali che tuttora molti neonati intersessuali purtroppo subiscono.

 

Con tutti questi interventi legislativi Malta, in soli 3 anni, è passata dall’essere un Paese molto arretrato sul terreno della libertà e dei diritti civili al diventare uno dei Paesi più avanzati, non solo d’Europa, ma del mondo intero. Da Stato dove non venivano riconosciuti molti diritti delle persone LGBT, dove le coppie dello stesso sesso non venivano tutelate, dove le famiglie omogenitoriali non venivano considerate, dove le persone transgender  e intersessuali subivano continuamente violazioni della propria integrità psicofisica e della propria dignità … insomma da Stato identico all’Italia, Malta è diventata uno Stato da prendere a modello, una Nazione d’esempio per le altre Nazioni, in primis la nostra. L’esempio di Malta ci dimostra che grandissimi cambiamenti possono accadere in pochissimi anni, che per ottenere ciò che chiede il movimento per i diritti civili non deve per forza impiegare decenni. I nostri vicini di Malta ci hanno mostrato la via da seguire: la via della libertà, dell’autodeterminazione, della dignità, dell’uguaglianza, delle pari opportunità, dei diritti per tutte le persone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(7 aprile 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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