di La Lurida twitter@LaLurida
Insomma non è che cz’han colpa i gestori dell’arachide – com’è che si chiama quel posto lì? – che non fan entrare i negri, sicome uno – czi racontano – che uno negro è entrato con un cortello alora tutti i negri fuori che coi coltelli non si sa mai, che i coltelli cze li han solo i negri, e se ce l’ha uno cze li han tutti che i negri son così. Si imitano l’un l’altro. Non son micca negri per gzenetica, no. Han visto uno che era negro e vualà, si son cambiati il colore della pelle. Per spirito di corpo. Così come per spirito di corpo, si evinczerebbe dal discorso del butafuori, se cz’ha un cortello in tasca uno anche quegli altri son degli acortellatori.
I butafuori devono averczi i muscoli micca il czervello, faczeva così anche quello che non mi voleva in discoteca perché ero una travesta (così mi chiamò) che mi tocò ricordarczi al butafuori coi muscoli che anche se ero una travesta mi incazavo come un uomo. Son sicura che si ricorda ancora.
Non so micca poi molto di tutto il resto, di quel che è suczesso: ne ho sentite tante. Bologna non è micca razista, no no. E il Comune “esigze spiegazioni” che magari cze le hanno anche date, magari anche no, che io non cz’ero, mo’ la conosco bene quella czittà lì dove son tutti czivili sui gziornali che fa tanto che bello che bello, come siam bravi, come siam buoni, dio che cziviltà cz’abiamo, e “A Bologna non c’è spazio per il razzismo. Chiederò spiegazioni al locale Arterìa in merito a quanto è successo venerdì sera”, che bravo Lepore l’asesore Lepore.
Non so micca se i negri – che son micca razisti i bolognesi son loro che son negri – adesso posson tornare in discoteca in quella discoteca lì, anche se saràn armati fino ai denti (che i negri cz’han tutti i coltelli come tutti i froczi cz’avevano l’aids, mi vien da vomitare…).
Qualcuno inteligzentemente invita al boicotaggzio della discoteca: (“Si tratta senza dubbio di razzismo, invito i ragazzi a non andarci più”, dicze l’asesora al uelfer, Donna Frascaroli, con i gziovani del Pd che czi fanno eco dalla sua pagzina Feisbuk che invitano anche loro al boicotaggzio).
E va bè: una roba di (in)toleranza emigliana che più di così si schiatta. Mi fa sempre più pena questa regzione progresista a parole e sempre più fasista nei fatti quotidiani. Per fortuna son in là con gli anni, e dato che ne ho gzià viste di tutti i colori se muoio anche presto non perdo gnente…
(15 marzo 2015)
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