di Daniele Santi
Così la restaurazione dell’Unione Sovietica è pronta: Putin vuole disconnettersi dal web, ma anche no. Cioè, le autorità russe avrebbero intenzione di studiare misure per proteggere il proprio cybersapzio dalle minacce possibile dei cattivissimi Occidentali, quei pervertiti che non ammazzano gli omosessuali, Occidentali con cui la Grande Madre Russia è ai ferri corti per bazzeccole come la guerra in Ucraina e fatterelli come il taglio del gas alla Polonia (anche i fatti in Ucraina iniziarono così, lo ricorderete).
Secondo le informazioni che oppositori russi come Anton Nossik, le conservatrici e medievali autorità del paese, preda della loro nostalgia unionsovietista, hanno dichiarato che la disconnessione di Runet (segmento russo di Internet) è al momento “fuori discussione” ma dato che quei delinquenti degli Occidentali (USA ed Europa in particolare) sono “imprevedibili” la Russia deve prepararsi “ad ogni evenienza”.
Cosa volete che dicano che Intranet permetterebbe loro di controllare l’opposizione interna, di non far filtrare notizie all’estero, di zittire definitivamente la dissidenza, che il loro obiettivo è uno stato assolutista in stile URSS e che sono disposti a qualsiasi cosa, ma proprio qualsiasi, per riuscire nel loro intento?
Naturalmente la propaganda la fa da padrone: il ministro delle Comunicazioni Nikolai Nikiforov ha infatti dichiarato che la Russia non intende isolarsi da sé dal web, ma “deve” escogitare misure per impedire che il proprio segmento internet venga interrotto dall’estero. Capito cosa può la scuola del KGB?
(1 ottobre 2014)
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