di Daniele Santi
Se la notizia riportata dal quotidiano inglese Pinknews corrisponde a verità allora siamo di fronte alla più ridicola scemenza che ci sia stato dato di leggere negli ultimi anni.
Dopo i fischi e i buuuu dell’ultima edizione ai suoi rappresentanti ed al nome stesso della Sacra Patria, la Russia neosovietica e medievale di Putin pensa di lasciare l’Eurovision Festival (cercheremo di sopravvivere) e di fondare uno show rivale più “etero”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’indignazione in cirillico è stata la vittoria di Conchita Wurts, drag queen austriaca, inaccettabile per la dirigenza russa abituata a gulag, dittature, repressione e KGB, che per bocca del deputato comunista Valery Rashkin, ha dichiarato che la Russia potrebbe lasciare lo show seguendo l’esempio della Turchia che se n’è andata un paio d’anni fa dopo che l’altro nazionalista medievale Erdogan aveva deciso che lo show era immorale per via di una bacio lesbico, delle – fatalità – concorrenti russe.
L’obiettivo è quello di creare uno show parallelo, ma più “etero”.
Sono lontani i tempi in cui duetti vocali femminili di scarso valore musicale si baciavano in bocca durante gli show ad uso e consumo del maschio etero. Ora il neosovietismo putiniano, impegnato nelle sue mire espansionistiche, deve virilizzare il messaggio per mostrare i muscoli – ideologici e non – così da far leva sul nazionalismo della popolazione russa cresciuta a dittatura, ignoranza, repressione, gulag, botte da orbi e nessuna libertà.
Così che le invasioni e le annessioni si possano giustificare come lotte contro il corrotto Occidente che permette addirittura agli omosessuali di essere liberi.
©gaiaitalia.com 2014 diritti riservati riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)