di Gaiaitalia.com
Siamo nel campo delle banalità dicendo che ci sono moltissimi motivi per fare in modo che il Pila Pride 2014 viva anche nei prossimi anni e cresca?
Noi crediamo di no. Per molti motivi.
La qualità umana dei suoi organizzatori prima di tutto, la loro ambizione di fare del Pila Pride un evento per tutti; la bellezza dei luoghi, che – lasciatecelo dire – tolgono il fiato. L’essere in un luogo strategicamente perfetto, lontano dalle coltellate e dai deliri delle tristemente note associazioni lgtb nazionali.
Sfilate di moda, Vladimir Luxuria che presenta L’Italia Migliore, Pier Vittorio Tondelli che rivive nelle parole di Ennio Trinelli, la presenza di alcuni politici locali, seriamente interessati alle potenzialità dell’evento, la bellezza della Val d’Aosta.
E quindi la gioia di vedere che c’è davvero, esiste ancora insomma, la possibilità che eventi importanti nascano grazie alla voglia di singoli cittadini, molti di loro eterosessuali, va sottolineato, che invece di gridare al lupo al lupo e di scannarsi sui social networks e per due centesimi, decidono di “fare” un evento diretto al pubblico LGBTI perché sì e perché in un mondo dove tutti hanno uguali diritti si vive meglio.
Questa gente esiste sul serio, non bisogna cercarla nel mondo di Walt Disney, e per fare le cose basta seguire il loro esempio: rimboccarsi le maniche e lavorare. Senza metterla giù come se ce l’avessero solo loro.
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