di Iosonodio
Insomma, il merito di avere messo in busta paga più soldi ai lavoratori è della Camusso e della CGIL, o meglio è “una vittoria delle battaglie che abbiamo condotto in questi anni, un’ottima notizia”, perché bisogna sempre cercare di mettere il cappello sulle vittorie altrui, per dimenticare le sconfitte proprie.
Susanna Camusso è un inno alla gerontocrazia e all’inutilità di certi elefantiaci apparati che gridano e minacciano ed urlano a beneficio del proprio ombelico, cioè dei propri iscritti perché un sindacato senza iscritti cosa sarebbe, e che dall’alto del loro pulpito indicano a chi potrebbe anche avere le idee chiare come confondersele.
Il giro di valzer dopo le minacce di mobilitazioni dei giorni scorso, quando “il ragazzino” le stava ancora sulle balle a Donna Camusso, soprattutto dopo che Maurizio Landini aveva aperto il dialogo invece di aprire il fuoco, che c’aveva già pensato lei.
Si chiama pragmatismo o opportunismo? Non sappiamo, a voi l’ardua sentenza, se è vero che Camusso ha dichiarato “Se si decide che la concertazione non è più all’ordine del giorno sono disposta a discuterne”, potrebbe essere i segni di un certo invecchiamento precoce.
Che non lascia ben sperare per il futuro.
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