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Intervista a Carlo Gabardini: “Ognuno fa colazione come gli pare, soprattutto a letto”

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Carlo Gabardini 01di Maximiliano Calvo

Chi è Carlo Gabardini? Un attore. Un bravo attore. Un bravo attore protagonista di molte belle storie. Ed è uno sceneggiatore. Ed è un attore ed uno sceneggiatore coraggioso. Perché ci vuole coraggio per parlare di Nutella e Marmellata come ha fatto lui, trovando un modo geniale di parlare dell’orientamento sessuale. Come potete godervi nel video di seguito, se per caso ancora non la conoscete.  Dopodiché potete invece godervi la simpatica intervista che ci ha rilasciato, che viene immediatamente di seguito.

Siamo felici di averlo sulle nostre pagine.

 

 

Lei è consapevole di essere stato protagonista del più originale coming out della storia?

No. Direi proprio di no. Anzi: direi che Lei esagera. Intanto dandomi del Lei (ché mi mette un’ansia addosso), ma ormai, se così ha cominciato, non è che posso passare io al Tu, facendo finta di niente, giusto? E poi secondo me esagera perché non credo nemmeno di rientrare nei primi 10 modi più originali di fare coming-out della storia dell’intera umanità. Però la ringrazio della stima, a meno che non fosse una presa in giro. Ma la ringrazio lo stesso, ché mi ha messo di buon umore.

Una persona di spettacolo che parla di gente gaia, non è il solito cliché dell’artista che si può permettere cose che gli altri umani non possono?

Ma come? Un attimo fa era il più originale di sempre e alla seconda domanda è già diventato il solito cliché orrendo? Pensavo foste giovani, invece siete dei giornalisti espertissimi! Comunque questa cosa che mi chiede, mica so se è tanto vera. Il giorno che è uscita la lettera  – che nelle ultime tre righe contiene ANCHE il mio coming-out – avevo un provino a Roma e ho incontrato il regista e la casting. Parlando del più e del meno le chiedo se ora sarebbe cambiato qualcosa. E lei mi disse: “Beh, Carlo, certo adesso i ruoli da latin lover non te li proporrebbe nessuno.” E io ho pensato: “Vabbè, non è che prima proprio mi avete chiamato cinque volte per girare Tutte le fighe impazziscono per Carlo 1 e 2, quindi non è un gran danno. Però poi ho pensato: comunque sia, l’essere gay diventa una caratteristica per giudicare un attore; una casting mi ha detto “certi ruoli non te li proporremo più!”. Detto questo, io non lo so se sia più facile o più difficile fare coming-out per uno che fa l’attore; però il non fare una cosa importante, perché per qualcuno farla è ancora più difficile che per te, mi sembra una stronzata. Diciamo che per certi versi è più facile, per certi altri mica tanto. Mia mamma diceva che si poteva anche non dire…

Come le viene l’idea del video?

Quelli de lecosecambiano.org, nella fattispecie Chiara Reali, il giorno stesso in cui Repubblica ha pubblicato la mia lettera, mi hanno chiesto il video per il loro sito, che è la versione italiana del famoso sito statunitense itgetsbetter.org, e io ho subito risposto di sì. Poi mi sono immediatamente disperato, perché non sapevo proprio che tipo di video fare, e non volevo semplicemente raccontare i fatti miei aggiungendo delle generiche rassicurazioni, perché penso che fanno solo incazzare, soprattutto se sei molto giovane. Poi – siccome è da tempo che voglio parlare di omosessualità in modo diverso – ho pensato che l’unica cosa sensata e alla mia portata era quella di raccontare una storia. Una piccola affabulazione direbbe Paolo Rossi, in cui fosse chiaro che reputare in qualsiasi modo patologica l’omosessualità, sarebbe come vietare il colore azzurro, negare il voto ai mancini, rendere illegale, chessò… la NUTELLA. Ecco, siccome la stavo mangiando, così mi venne la prima idea. Poi con l’aiuto di Gabriele Ferraresi e de La Buoncostume nella sua totalità, e di tanti amici che mi hanno sopportato allo sfinimento, abbiamo realizzato questo video. Che detto così sembra chissà cosa, ma poi è una cosina; una cosina a cui tengo moltissimo, però pur sempre un piccolo video di 5 minuti.

Son troppo prolisso nelle risposte, ora mi sbrigo. Scusate molto.

Peraltro si tratta di un monologo interessantissimo, oltre che divertente…

Grazie.

Due parole su Carlo Gabardini da chi lo conosce bene e per chi non lo conosce…

Due parole? Sono io.

Le azioni dei singoli sembrano essere sempre più efficaci di quelle di movimentisti e politici: è un bene o un male?

Boh. In questo momento non saprei dire se sia davvero così come Lei dice. Anzi, non mi pare. Però forse sbaglio io. E la questione di bene e male non è molto di mia competenza. Non così. Non in questa sede.

Ha avuto contatti per essere testimonial “di”…

Se me lo chiede in seguito alla lettera e al video, no; poi io faccio l’attore (oltre che lo sceneggiatore) e quindi certo che ho anche avuto proposte per fare il testimonial o girare degli spot.

Da quando ama la Nutella?

Da sempre.

Nel tempo il Suo consumo di Nutella è aumentato o diminuito (io ho quasi smesso, ingrassavo…)?

Decisamente aumentato. In tutti i sensi.

Da amante della Nutella cosa consiglierebbe a chi preferisce la marmellata?

Che va benissimo così. Che ognuno fa colazione come gli pare, soprattutto a letto.

 

 

 

 

 

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