Era nell’aria e gli arresti indiscriminati, ed ingiustificati, dovevano iniziare prima o poi: la polizia ugandese ha arrestato l’attivista LGTB Sam Ganafa ed altri due uomini che si trovavano nella sua casa. Non ci sono accuse, ma solo la pretesa della Polizia di far credere di volerlo sottoporre al test dell’HIV dopo “voci” che lo vorrebbero sieropositivo.
Questo sarebbe un delitto in uno dei paesi con la più alta incidenza di HIV del mondo? Così alta che addirittura il presidente si è sottoposto al test pubblicamente?
Sam Ganafa è stato portato via dalla polizia in manette, mentre altri due uomini che erano ospiti nella sua casa sono stati a loro volta arrestati ed interrogati.
L’abitazione privata di Ganafa è stata usata per otto anni come ufficio dell’Associazione per i Diritti LGTB Spectrum Uganda così come rifiugio temporaneo per gay e lesbiche rimasti senza casa a causa della discriminazione e dell’odio omofobo.
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