Eric Ohena Lembembe, un giovane attivista omosessuale camerunese, è stato ritrovato morto con evidenti segni di tortura dal suo compagno il 16 luglio scorso, dopo che nessuno aveva più avuto sue notizie da due giorni.
Il giovane aveva i piedi ed il collo fratturati ed il suo viso e le sue braccia e mani apparivano bruciate da un ferro rovente.
L’attacco assassino è avvenuto due settimane dopo l’appello lanciato dal giovane che riguardava “squadroni della morte antigay”.
Nonostante la denuncia, la polizia non ha ancora avviato le indagini, più interessata evidentemente a lanciare un messaggio di impunità-antigay che di rispetto della legge.
Un nuovo agghiacciante episodio che testimonia la realtà di violenza in cui l’odio omofobo ha gettato le vite quotidiane della popolazione LGTB africane.
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