Stamattina presto, Gad Lerner consigliava via Twitter a Renzi di “non eccedere con il vittimismo”, mentre D’Alema, l’uomo che di fatto controlla il PD, chiede a Renzi di non candidarsi probabilmente per fare in modo che si candidi pensando di batterlo.
Non è curioso che un uomo politico che sta chiedendo che non si cambino in corsa le regole di un partito per favorire questo o quel candidato, cosa già successa nello scorsa tornata di primarie, venga trattato come un bambino capriccioso che pesta i piedi per il gusto di pestarli?
Non è curioso che tutti coloro che propongono in qualche modo un rinnovamento della politica, drammaticamente necessario, vengano trattati dai gerontocrati di turno che continuano a dominare la politica ed il giornalismo, come dei bambini imbecilli e capricciosi?
Come ricorda Europa, in un interessante articolo di Rudy Francesco Calvo, Renzi intende rimanere “fuori dagli equilibri delle correnti, quelle che «prediligono il gioco del tiro al piccione», dove lui sarebbe, ovviamente, il volatile in questione”.
L’idea di Renzi di un PD aperto (#openpd) che “cambia per cambiare l’Italia”, come ripete nella sua newsletter settimanale, lascia perplessi tutti coloro che continuano a torto a credere nella “purezza” del partito di sinistra che non può e non deve, nemmeno per vincere le elezioni, rivolgersi ai “non puri” di destra, fregandosene del sempre più alto numero di elettori che votano uno schieramento o l’altro a seconda della validità (ai loro occhi) del programma presentato…
©gaiaitalia.com 2013 tutti i diritti riservati riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)