Gli omosessuali di nazionalità tunisina, marocchina ed algerina, ma anche quelli provenienti da Polonia, Cambogia, Bosnia Herzegovina, Montenegro, Serbia, Kosovo, Slovenia e Laos, non potranno accedere al matrimonio ugualitario, a causa di precedenti accordi bilaterali tra la Francia e i governi di quei paesi.
Lo scrive con una certa vis polemica il sito Streetpress.com.
Lo afferma una circolare del Ministro Christiane Taubira, che ha dato il nome alla nuova legge, e che ha provocato le ire dell’associazione SOS Homophobie che l’ha tacciata di “discriminatoria”.
“Una circolare deplorabile” ha affermato la presidente di SOS Homophobie, Elisabeth Ronzier. Anche Thomas Fouquet-Lapar, presidente dell’Associazione per il Riconoscimento del Diritto delle persone Omosessuali e Transessuali all’Immigrazione ed al Soggiorno ha dichiarato che la decisione evidenzia che si è di fronte ad una “nuova e chiara discriminazione”.
Tre deputati hanno già presentato interrogazioni in Parlamento, rimaste fino ad ora “senza risposta”.
Gli accordi tra Francia ed i Paesi in questione indicano chiaramente che le leggi sul matrimonio applicabili ai loro cittadini sono quelle “del paese d’origine”.
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