Ricorderete che la Corte Costituzionale del paese con una sentenza che mise la politica con le spalle al muro, obbligò i politici colombiani ad occuparsi del tema del matrimonio per tutti, controverso in Colombia come in tutti gli altri paesi, che fino a quella sentenza storica avevano fatto finta di avere altro da fare.
Come sempre ci sono stati degli eccessi: un gruppo di sostenitori della causa è stato aggredito fisicamente dalla scorta di un gruppo di senatori che si oppongono, perché certe controversie è meglio definirle con metodi da macho, che non si sa mai. Ai maschissimi aggressori le cose non piaceranno comunque, perché la Corte Costituzionale ha dato un termine, il 20 giugno, ultimo giorno utile perché la legge sia approvata: i politici omofobi del Paese parrebbero non avere scampo.
Armando Benedetti, dello stesso partito del prseidente colombiano Santos, promotre del progetto di legge, già approvato dalla Camera nello scorso dicembre, è stato molto chiaro neld enunciare le intromissioni religiose da parte di Conservatori e, naturalmente, Evangelisti, per cercare di bloccare l’approvazione della legge.
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